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Metodi innovativi per il monitoraggio dell’inquinamento atmosferico
Nelle aree rurali i livelli di inquinamento dipendono essenzial-
FOCUS mente dal trasporto a medio-lungo raggio di inquinanti che si spo-
stano con le masse d’aria provenienti da altre zone, nonché da situa-
zioni meteorologiche di stagnazione della bassa atmosfera che favo-
riscono la formazione di inquinanti di natura secondaria (ovvero
prodotti da reazioni chimiche tra inquinanti primari, immessi diretta-
mente in atmosfera da diverse sorgenti naturali ed antropiche). I li-
velli di concentrazione che ne risultano (indicati in Fig. 1 con C R ), in
genere decisamente inferiori a quelli delle aree urbane, sono quindi
indicativi del peso di forzanti esterne quali appunto la situazione me-
teorologica e la stessa geografia della regione, sui livelli complessivi
di inquinanti misurati e variano con bassa risoluzione temporale (or-
dine di settimane o mesi).
Al contributo regionale si sovrappone, nelle aree urbane, quello
dovuto all’insieme di attività antropiche, quali riscaldamento ed illu-
minazione degli ambienti chiusi, trasporto veicolare pubblico e pri-
vato, attività edilizie, costruzione e manutenzione di opere pubbli-
che, pavimentazioni stradali, ecc., il che genera un inquinamento at-
mosferico diffuso su tutta l’estensione urbana. L’inquinamento urba-
no diffuso varia, come è ragionevole attendersi, da zona a zona in
funzione sia del tipo e periodicità di attività (commerciali, residenzia-
li, ecc.), sia della topografia e della micrometeorologia locale. L’entità
di tali fluttuazioni può essere considerata come la differenza tra la
concentrazione di inquinante rilevata ad un sito di misura del fondo
urbano e la concentrazione dello stesso inquinante misurata in aree
rurali, ovvero C U – C R (si veda la Fig. 1), dove C R può essere consi-
derato costante rispetto alla risoluzione temporale con cui varia la
componente di fondo urbano (1-2 giorni). Tale componente rappre-
senta una criticità nei sistemi di gestione per il controllo dell’inquina-
mento atmosferico. Essa infatti dipende da sorgenti di emissione,
puntuali o ancor più diffuse, l’attività delle quali è direttamente lega-
ta alla vita quotidiana dell’uomo e, quindi, necessariamente limitabili
solo in scarsa misura ed in tempi molto lenti rispetto a quanto sareb-
be richiesto per una riduzione consistente dei livelli di inquinamento
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urbano. Il monitoraggio di tale componente, quindi, è di primaria
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