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Gli effetti dei grandi terremoti sul pianeta Terra


            Anche non possedendo nozioni specifiche di geofisica, si poteva arri-
            vare a capire che, poiché la Terra è un sistema chiuso e le forze scatena-  FOCUS
            te da un terremoto sono interne al sistema, uno spostamento dell’asse
            di rotazione poteva essere associato solo ad una relativa variazione del
            tensore di inerzia del pianeta (detto in parole povere, a causa di un ter-
            remoto la Terra per variare il suo asse di rotazione, non ha altro mezzo
            se non ridistribuire le sue masse interne). Ora, una variazione del tenso-
            re di inerzia tale da far variare l’asse di rotazione di più di dieci chilome-
            tri, avrebbe comportato un impatto macroscopico ad esempio sul livel-
            lo marino in aree geografiche molto vaste. Quello che è successo vera-
            mente, è che l’asse di rotazione terrestre si è spostato di non più di un
            paio di centimetri in conseguenza del terremoto e sta continuando a
            spostarsi probabilmente di meno di un millimetro all’anno. Anche se
            può sembrare molto piccolo, questo fenomeno è di grande importanza
            per i ricercatori perché dal confronto fra previsioni teoriche e dati spe-
            rimentali si potrebbero trarre importanti conclusioni sulla reologia de-
            gli strati inferiori alla crosta terrestre. Peraltro, questo tipo di confronto
            non è mai stato possibile prima del terremoto di Sumatra perché al-
            l’epoca degli altri due terremoti giganti (Cile 1960 e Alaska 1964), non
            erano ancora state sviluppate le moderne tecniche di rilevamento delle
            perturbazioni rotazionali basate su tecnologia satellitare; di conseguen-
            za non sarebbe stato possibile misurare uno spostamento dell’asse di
            rotazione di soli due centimetri.
               Anche ora tuttavia i problemi non mancano perché, anche se la pre-
            cisione e la sensibilità delle tecniche sperimentali è aumentata enorme-
            mente grazie alle tecnologie satellitari, rimane il problema di filtrare dai
            dati sperimentali gli effetti perturbativi ad alta frequenza dovuti princi-
            palmente ai fenomeni climatici.
               Per questo motivo, l’effettiva misurabilità degli effetti sismici sull’as-
            se di rotazione terrestre rimane uno degli importanti problemi aperti
            nel campo della sismologia e della geodinamica.

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            Effetti sul campo magnetico                                                 n.
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               Il campo magnetico prodotto dal nucleo fluido metallico del nostro       III
            pianeta può essere considerato in prima approssimazione costante nel
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