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Gli effetti dei grandi terremoti sul pianeta Terra


            piccoli e risultino quindi meno distruttive per le abitazioni e i manufat-
            ti. Si pensi che il terremoto del Cile del 1960, il più grande che sia mai  FOCUS
            stato registrato, ha avuto un impatto sulla popolazione civile legger-
            mente minore del sisma dell’Irpinia del 1980 che è stato circa cinquan-
            tamila volte più piccolo.
               I terremoti giganti sono sempre legati al movimento delle placche in
            subduzione. La subduzione è il processo che riequilibra il bilancio di
            crosta oceanica sulla superficie terrestre. Nelle dorsali oceaniche, nuova
            crosta incandescente emerge dal sottosuolo in continuazione, come in
            una specie di immenso nastro trasportatore. La nuova crosta con il pas-
            sare del tempo si allontana dalla dorsale diventando sempre più fredda,
            spessa e pesante, fino a quando viene a contatto con la crosta più legge-
            ra di un’altra placca e comincia ad affondare: è iniziata la subduzione.
               Il processo di subduzione può avvenire in maniera lenta e uniforme
            (asismica) o con accelerazioni e rotture improvvise: in questo caso si ge-
            nera un terremoto. Solo i processi di subduzione delle grandi placche
            oceaniche forniscono le immense energie sufficienti a scatenare un terre-
            moto gigante e quindi solo in tali aree geografiche essi possono avvenire.
               Ma quali sono stati i terremoti veramente giganti dell’ultimo secolo?
               Due li abbiamo già nominati: il terremoto del Cile del 1960 che con
            un momento sismico di 5.5 10 Nm ed una magnitudo momento di 9.5
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            è stato il più grande mai registrato; e il terremoto di Sumatra del dicem-
            bre 2004 che è stato il secondo in termini di momento sismico rilascia-
            to (1.3 10 Nm, magnitudo momento di 9.3). A questi, va aggiunto il
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            grande terremoto dell’Alaska del 27 marzo 1964 che ha avuto un mo-
            mento sismico “solo” di 8.2 10 Nm e magnitudo momento di 9.2 e
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            che, a ulteriore conferma di quanto detto sopra, nonostante l’enorme
            energia rilasciata ha causato, per fortuna, relativamente poche vittime
            (quindici legate alla scossa sismica).
               Questi tre eventi sono senza dubbio i veri giganti dell’ultimo secolo
            e per essi si può certamente parlare di effetti globali sul pianeta.

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            Effetti sugli oceani                                                        n.
                                                                                        -
               In questa categoria rientrano certamente gli effetti globali dei terre-  III
            moti meglio conosciuti e, a ragione, più temuti dalla popolazione: i ma-
                                                                                        Anno


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