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Da un’invenzione linguistica l’utile approfondimento per fare attenzione al nostro cibo
piante che assorbono e rilasciano sostanze differenti.
Tutta questa attività non è solo chimica, è anche meccanica: le radici
FOCUS
devono potersi muovere nel terreno, e muovendosi - come già detto -
aiutano la circolazione di acqua e aria. Per questo in terreni compattati
dal passaggio dei trattori, o in terreni che sono stati arati in profondità,
sovvertendo le “abitazioni” naturali dei microorganismi, questi proces-
si virtuosi si interrompono. E quando si interrompono solitamente
l’agricoltura convenzionale tende a riparare con composti chimici o
arature ancora più spinte, peggiorando ulteriormente la situazione mi-
crobiologica dei suoli.
«Il problema - ha detto nel suo intervento Giusto Giovannetti, stu-
dioso italiano che si occupa di probiotici, ovvero degli organismi che
connettono le piante e il suolo - è che il suolo è un organismo dinami-
co. In origine le piante sono nate nell’acqua, erano alghe, senza radici.
In un secondo momento hanno colonizzato le terre emerse e non
avendo radici hanno costruito una simbiosi con i microrganismi pre-
senti, soprattutto funghi simbionti, batteri, attinomiceti e micromiceti,
cioè un consorzio microbiologico che ha permesso alle alghe di colo-
nizzare le terre emerse». Questo sistema è ancora oggi in atto, anche se
nel frattempo le piante hanno sviluppato radici, ovvero una parte del
loro organismo si è specializzata nel “dialogo” con i microrganismi.
Ecco, il senso di questo laboratorio, uno dei tanti esempi di incontro
e discussione che si svolgono a Terra Madre, era proprio quello di ra-
gionare su un elemento solitamente dato per conosciuto e che invece
richiede attenzione e ricerca. E richiede, lo ripetiamo, cura, da parte di
chi coltiva, da parte di chi studia, e da parte di chi consuma. Se ci di-
mentichiamo dei suoli non possiamo prestare davvero attenzione al no-
stro cibo. Perché, come racconta una leggenda contadina, se ci dimenti-
chiamo di loro, i suoli voleranno via in tutti i modi possibili. E non è
solo una metafora.
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