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Da un’invenzione linguistica l’utile approfondimento per fare attenzione al nostro cibo
to si genera e tutto si ricicla. Il suolo ospita microrganismi capaci di de-
gradare i composti organici, anche quelli più resistenti, come idrocar- FOCUS
buri o sostanze artificiali.
Il suolo quindi, ben lontano dall’essere materiale inerte, è un sistema
biologico straordinario, che ospita organismi che, a seconda delle di-
mensioni e del comportamento, si possono classificare in macrofauna,
mesofauna, microfauna e microflora. I più importanti in quest’ultima
categoria sono i batteri e i funghi ai quali vanno riconosciute impressio-
nanti capacità di reazioni biologiche, in grado di trasformare e scom-
porre un residuo organico nelle forme inorganiche che possono essere
assorbite dalle radici delle piante.
Ora, cosa intendiamo dire quando parliamo di qualità del suolo?
Parliamo della capacità di un determinato terreno di svolgere le funzio-
ni basilari, parliamo dunque di fertilità di un terreno.
Purtroppo però negli ultimi decenni questa parola, fertilità, è stata
usata per indicare, riduzionisticamente, non tanto le caratteristiche pro-
prie di un terreno, ma i risultati in termini di rese per ettaro che si pote-
vano ottenere, grazie ad input esterni, da una determinata coltivazione.
Di conseguenza tutti gli interventi agronomici utilizzati nelle campagne
di mezzo mondo, come i concimi chimici, il passaggio frequente di
mezzi meccanici, le intense e frequenti lavorazioni, hanno portato alla
mineralizzazione dei terreni e alla perdita di sostanza organica che, uni-
ti al compattamento del suolo, riducono, quando non impediscono, la
circolazione dell’aria e dell’acqua che favorirebbero proprio la buona
salute di quelle migliaia e migliaia di forme viventi che determinano la
fertilità di un suolo. È stato calcolato che i livelli di sostanza organica
nei suoli, negli ultimi quarant’anni sono decresciuti anche del 50%:
questo è il segno del declino della qualità del terreno, questo è lavorare
per far davvero diventare il terreno materia inerte.
E c’è dell’altro. Gli input chimici e meccanici dell’uomo sul terreno
non sono il solo fattore di depauperamento del suolo. A questi si ag-
giunge infatti l’erosione, ovvero la perdita di suolo fertile superficiale a 7
causa della pioggia battente, delle acque di ruscellamento, del vento. n.
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È un processo naturale, che dipende dalla conformazione dell’area. III
Dalla composizione e dalla struttura del suolo, dal clima, dalla copertu-
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