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La cultura “liberata” dei Parchi Letterari ®
“spietati” - come si legge nel manifesto pubblicitario. La formula è
quella collaudata: si scrive, si rilegge, si riscrive. Ultimo tra i formatori FOCUS
è stato il narratore Giulio Mozzi.
Comunque, ad assicurare al Parco Letterario un’esistenza duratura
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ed “illustre”, resta l’impegno a tempo pieno di chi lo dirige, riuscendo
anche a trarne profitti sufficienti per vivere. E quando questo prezioso
connotato coinvolge le giovani generazioni l’esito è ancora più apprez-
zabile. Il Parco Letterario Campanella (in Calabria) vive sulle idee di
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William Gatto, 35 anni, presidente dell’Associazione “Città del Sole”
che gestisce il parco stesso. L’età media dei cantastorie, attori, e ricerca-
tori non supera i trent’anni. Nella pergamena realizzata in occasione del
centesimo Viaggio Sentimentale , lo stesso William Gatto scrive:
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«Affrontate il progetto Parco Letterario con la consapevolezza di ini-
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ziare un suggestivo sentiero che non è scevro da ostacoli. Lavorare sen-
za orari e su prenotazione, può far scoraggiare le persone impazienti
non abituate al sacrificio: il rischio che si corre è quello di non riuscire a
distinguere tra teatro e vita reale e passare gran parte della giornata a
costruire gli eventi. Questo sarà inevitabile nel momento in cui si crede
in quello che si fa, e allo stesso tempo porterà ad un attaccamento a
questa modalità di lavoro dinamico e creativo che va a rompere i vecchi
schemi rigidi e inflessibili di occupazione statica. Con i Parchi Letterari ®
non si diventa ricchi, ma si produce comunque un reddito utile alla di-
gnità dell’individuo. Allo stesso tempo, ve lo garantisco, ci si inventa un
lavoro unico e affascinante, ricco di soddisfazioni semplici e incom-
mensurabili che portano ad una gratificazione personale che non ha
prezzo che la ripaghi».
Frutti di una rivoluzione nella tradizione, dunque, i Parchi Letterari ®
sono un fenomeno che continua ancor’oggi a giocare un ruolo premi-
nente nell’Italia che fa cultura, sciogliendola, però, da usanze irreggi-
mentate e baldacchini. Senza mai abdicare a intenzioni superiori…
Ancora Stanislao Nievo: «Finché tale ballata dallo spirito raffinato alla
fisicità attraente resterà nel patrimonio delle nostre popolazioni, sare- 7
mo un paese con tutte le innovazioni e conoscenze civili delle grandi n.
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nazioni. Purché la nostra scrittura continui a cantare nel nuovo millen- III
nio lo spirito della vita».
Anno
SILVÆ 83