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La cultura “liberata” dei Parchi Letterari ®
lo scrittore, necessitano infatti di una guida che li prenda per mano e
FOCUS cuore, accompagnandoli in questo inusitato “viaggio sentimentale”.
Attori e musicisti parteciperanno al raggiungimento dell’effetto. Potrà
capitare così di trovarsi all’interno di una grotta nel Montefeltro e as-
sistere alla disperazione d’amore di Paolo e Francesca, illustri perso-
naggi della Commedia dantesca, o imbattersi in Ulisse, nell’Agro
Pontino, che racconta il suo sbarco nei lidi del Circeo. E l’insieme mira-
bile non è più un sogno.
Ma come si crea un Parco Letterario ? C’è un iter ben preciso.
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Innanzitutto, occorre un luogo che sia presente nelle pagine di un ro-
manzo, un racconto o una poesia. Dopo di che può avvenire il primo
contatto tra chi promuove localmente l’istituzione del parco e la
Fondazione Ippolito Nievo. Una volta verificata la fattibilità, il passo
ulteriore è quello della stipula di una convenzione tra l’Ente locale - a
cui appartiene il luogo in questione - e la Fondazione. La convenzione
impegna chi dovrà gestire l’iniziativa (di solito un’associazione delegata
dall’Ente locale o l’Ente locale stesso) a inaugurarvi tutte quelle attività
- remunerative - ideate dalla Fondazione e che distinguono il Parco
Letterario ® dalle altre strutture culturali: in primis i “Viaggi
Sentimentali” (l’evento “padre”) poi “I Sentieri del 2000” ,la
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“Locanda della Sapienza” , le “Pagine Incantate” e la “Nave del tem-
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po” . Un marchio registrato protegge tutte queste titolazioni (compresi
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“I Parchi Letterari”) da eventuali imitazioni. Allo stesso tempo, la suc-
citata convenzione impegna la Fondazione Ippolito Nievo a fornire
tutta l’assistenza necessaria - sia teorica che pratica - al decollo.
Gente comune, studiosi, artisti, non c’è una categoria specifica a fre-
quentare il Parco. Grande attenzione è stata rivolta da Stanislao Nievo
agli studenti. Fondamentalmente perché segnato da un passato educati-
vo non molto distante dal tipo di apprendimento che si realizza nelle
scuole di oggi. In particolare per quel che concerne la letteratura, tutta
chiusa in esposizioni e decriptazioni che le strappano il respiro, sottra-
endola ad ogni possibilità di dialogo curioso con gli studenti, irrimedia-
bilmente distratti. “I Sentieri del 2000” permettono invece, nel Parco
Letterario , un’esperienza che libera scrittore e studenti. Il sistema è
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quello “alla Nievo”: cantastorie, quinte naturali, gusti della tradizione.
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