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La cultura “liberata” dei Parchi Letterari ®
un viaggio nel tempo e nella meraviglia degli scrittori. Apprezzando
insieme ingegni gastronomici, e artigianali in genere, della tradizione. FOCUS
Il risultato è poliedrico: salvaguardia dell’ambiente e dei patrimoni ar-
tistici, avvio di un turismo alternativo, ma anche attivazione di forza
lavoro. Ad animare il parco, infatti, devono essere professionisti che
operano a tempo pieno: innanzitutto un direttore, poi ricercatori di
fonti letterarie, e inoltre figure che appartengono strettamente all’am-
bito narrativo: i cantastorie. La presenza di questi ultimi è fondamen-
tale. I visitatori, per addentrarsi in modo utile nel Parco Letterario ,
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ossia fruire emozionalmente delle atmosfere scolpite nelle pagine del-
I Parchi Letterari e il C.F.S.: un’amicizia consolidata
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Il Corpo forestale dello Stato è presente nella storia dei Parchi Letterari fin dal loro concepi-
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mento. Fu infatti Alfonso Alessandrini - già direttore generale del ministero dell’Agricoltura e
Foreste nonché capo dello stesso Corpo Forestale - a commissionare al Censis, nei primi anni
’90, uno studio di fattibilità che portò all’istituzione dei primi Parchi. Da allora la collaborazione
non si è mai esaurita. Maggiore beneficiario ne è stato il Parco Letterario Omero , che svolge
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le sue attività nell’Agro Pontino. «Fin dal principio - racconta il direttore, Roberto Perticaroli - gli
uomini del Corpo forestale dello Stato, che amministravano il Parco nazionale del Circeo, han-
no pienamente condiviso il progetto e collaborato con la Fondazione Ippolito Nievo al suo svi-
luppo». Da subito, infatti, il direttore del Parco del Circeo, Enrico Ortese, mise a disposizione
del Parco Omero, nel 1995, degli spazi presso i locali del Comando Stazione del Corpo fore-
stale, a Villa Fogliano.
Nel 2001, poi, attraverso un “accordo di programma”, è stata aperta - nella stessa Villa Fogliano
- la sede del Parco Letterario Omero all’interno dei locali dell’ex pescheria del borgo ottocente-
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sco, antico possedimento del nobile casato dei Caetani. «Il rapporto tra noi e gli amministratori
locali del Corpo Forestale - continua Perticaroli - ha dato luogo nel tempo a iniziative numerose
e di ampio riscontro di gradimento da parte di pubblico e stampa. Tra queste si è andato affer-
mando un evento chiamato “A Fogliano ritornano le rose”, dedicato al prestigioso Giardino di
Villa Caetani e alle tematiche naturalistiche e culturali ad esso connesse. Intorno al Giardino
ruotano incontri spettacolari, artistici e divulgativi a carattere scientifico, letterario, poetico».
Nei giorni 11, 12 e 13 maggio 2007 si è svolta - in questo fattivo continuum - proprio la quinta
edizione di “A Fogliano ritornano le rose”, con la partecipazione del Capo del Corpo forestale,
ing. Cesare Patrone. C’è inoltre in programma un Premio Letterario alla memoria di Stanislao
Nievo e Alfonso Alessandrini.
Ma questa storia s’allarga all’intera geografia dei Parchi Letterari . 7
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Il Parco Dante (nel Casentino, Toscana) si avvale, da parte sua, del supporto dell’Ente Parco n.
delle Foreste Casentinesi per l’utilizzo di guide in attività naturalistiche rivolte alle scuole. Una -
didattica della salvaguardia ambientale che parte dal medioevo dantesco e arriva fino a oggi. III
Per una cultura rinnovata e vitale.
Anno
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