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La lunga e non conclusa storia dell’inquinamento in Italia


                  Quando non si trattano nel sito, i rifiuti in questione prendono sem-
         FOCUS pre più spesso la via dell’estero, soprattutto con destinazione la
               Germania: è il caso delle oltre 70mila tonnellate di sali sodici essiccati
               dell’Acna di Cengio. Ma questo continuo riproporsi della soluzione
               d’esportazione deve cominciare a far riflettere un po’ tutti.
                  Ancora più inquietante, invece, è quanto sta emergendo da diverse
               indagini giudiziarie circa le rotte di smaltimento illecito dei rifiuti e delle
               terre contaminate che provengono da interventi di bonifica, soprattut-
               to quelli di piccole e medie dimensioni.
                  Legambiente ha già denunciato questa nuova filiera dei traffici illeciti
               nelle ultime edizioni del Rapporto Ecomafia. E i risultati delle indagini
               compiute dal 2002 ad oggi dalle forze dell’ordine, in particolare il
               Comando Tutela Ambiente dell’Arma dei Carabinieri (operazioni
               Murgia Violata, Houdini e Pinocchio), non lasciano dubbi: nel nostro
               Paese si è già cominciato a trafficare e a smaltire illecitamente le terre e i
               rifiuti derivanti dalle operazioni di bonifica.
                  L’effetto diretto dei trattamenti in situ consisterebbe proprio nell’evi-
               tare quella movimentazione che sta scatenando il business dei traffici il-
               leciti di rifiuti derivanti da attività di bonifica. Un circolo vizioso che si
               autoalimenta, per cui si fa la “bonifica” portando via tutti i rifiuti e di-
               chiarando che verranno destinati a interramento controllato. Poi però
               nel tragitto che dal sito inquinato li dovrebbe portare alla discarica au-
               torizzata, i rifiuti si perdono nel nulla, andando ad inquinare un altro si-
               to che a sua volta rischia di essere “bonificato” allo stesso modo. Alla
               lentezza delle istituzioni, insomma, fa da contraltare, come sempre, la
               rapidità e in un certo senso l’efficacia, anche se perversa, degli interessi
               criminali.

               Lo smaltimento illegale di rifiuti pericolosi: il caso del litorale
                  domizio flegreo e Agro aversano
                  Il sito di interesse nazionale rientra nelle province di Napoli e
               Caserta e comprende il territorio di 61 Comuni, in cui sono stati smalti-
               ti illegalmente negli ultimi 25 anni alcuni milioni di tonnellate di rifiuti
               speciali, spesso pericolosi. L’inserimento di quest’area all’interno del
          Anno
               Programma nazionale di bonifica è anche frutto della puntuale e rigo-
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