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Il pianeta assetato


            acqua sta aumentando velocemente e al di sopra di ogni aspettativa, su-
            perando addirittura le stime. Nell’arco degli ultimi 100 anni i consumi  FOCUS
            di acqua nel mondo sono aumentati in maniera esponenziale, si stima
            di 6 volte. Entro il 2050 il dato è destinato a raddoppiare a causa della
            sempre maggiore richiesta di acqua per l’irrigazione e l’agricoltura (che
            oggi prosciugano il 70 per cento del totale dell’acqua dolce destinata al
            consumo umano). Ad incidere in maniera esponenziale sul consumo
            dell’acqua è l’industria pesante, come dimostrato dai 400mila litri d’ac-
            qua necessari per produrre un’automobile. Anche l’industria informati-
            ca, inizialmente considerata pulita, richiede grosse quantità di acqua
            dolce deionizzata che restituisce altamente inquinata (la maggior parte
            dei siti tossici finanziati dall’Agenzia per la Protezione Ambientale sta-
            tunitense si trova proprio nella Silicon Valley).
               Dalla ricerca si evince l’urgenza della necessità di reinventare l’irriga-
            zione, che in molte aree del pianeta si dimostra ancora inefficiente, men-
            tre con dei validi stratagemmi si potrebbe ridurre ulteriormente la caren-
            za idrica. Ad esempio, utilizzando l’acqua mediante adeguati sistemi di
            riciclo considerando che rispetto alla generazione passata oggi il mondo
            ricava dall’agricoltura il doppio dei prodotti alimentari, ma per farlo im-
            piega una quantità d’acqua tre volte maggiore. Solo in Asia ed in
            Australia la cattiva gestione delle risorse idriche ha interessato quasi un
            miliardo e mezzo di persone. In pratica in questi continenti c’è l’acqua,
            ci sono le piogge ma non ci sono adeguate infrastrutture per gestire e
            tutelare il patrimonio idrico. Basterebbe creare molti più bacini e riserve
            d’acqua per far sì che gran parte della popolazione residente possa vive-
            re con una minor penuria d’acqua a vantaggio della qualità della vita.
               I due terzi dell’acqua sottratta all’ambiente servono per irrigare i
            campi e le pratiche di irrigazione diffusa proprie dell’agricoltura inten-
            siva, che possono arrivare a disperdere fino all’80 per cento dell’acqua
            utilizzata, stanno provocando il rapido esaurimento ed inquinamento
            delle falde sotterranee. Ad aggravare la situazione c’è il sistematico ri-
            corso a concimi chimici e pesticidi.                                        6
               Nella maggior parte dei Paesi irrigare i raccolti vuol dire costruire di-  n.
            ghe e convogliare i corsi d’acqua in canali d’irrigazione. Un sistema       -  II
            dannoso sia per i fiumi sia per i loro ecosistemi, anche se poi i corsi
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