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Diritto di accesso e privacy: il contesto applicativo delle Forze di Polizia
ti in modo incontrollato da gestori di informazioni pubblici, para-pub-
blici e privati.
Nel moderno Stato di diritto, lo stoccaggio ed il trattamento dei dati
del cittadino deve essere dunque regolato da norme tassative e limitato
alle ipotesi in cui ciò sia necessario per tutelare beni/interessi di rilievo
costituzionale superiore a quello della riservatezza.
È, ad esempio, il caso delle banche dati costituite al fine di garantire
l’operatività degli organi di investigazione e dunque di mantenere un
accettabile livello di sicurezza generale (es. il Centro Elaborazione Dati
presso il Ministero dell’Interno).
In tale materia, l’indispensabile esercizio della funzione di tutela del-
la sicurezza interna dello Stato, deve coordinarsi con un adeguato livel-
lo di garanzie del privato in sé considerato rispetto ad illegittime viola-
zioni alla propria sfera privata.
In Italia, la situazione è apparsa per anni più difficile che in altri
Paesi europei anche per l’assenza di precise disposizioni a tutela della
riservatezza del privato; tuttavia una svolta importante è derivata dal-
l’esigenza di adeguare il nostro sistema giuridico alle normative definite
con gli accordi di Maastricht e prima di Schengen. Tali accordi, com’è
noto, prevedono una centralizzazione europea delle informazioni di
polizia e giudiziarie (Sistema Informativo Schengen - SIS ed Ufficio
Europeo di Polizia - Europol).
L’ingresso dell’Italia nel sistema informativo europeo di polizia, pur
sollevando nuovi e più complessi problemi di tutela dei diritti della per-
sona, ha tuttavia prodotto - quale risultato più evidente e positivo - l’ac-
celerazione dell’iter legislativo della tanto attesa normativa a tutela della
privacy.
In effetti, le norme sulla privacy hanno creato non soltanto un siste-
ma di difesa della riservatezza del cittadino nei confronti della generali-
tà delle persone, ma hanno rivoluzionato anche i rapporti tra singolo e
pubblica amministrazione completando il sistema di controlli e bilan-
ciamenti introdotto con la legge n. 241/90 in materia di trasparenza
amministrativa e di diritto di accesso ai documenti.
Come si è visto il diritto di accesso incontra tutta una serie di limiti
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in primo luogo tra i casi di esclusione dell’art. 24 co. 1 legge 241/90 in-
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