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La lezione di Aldo Leopold e le prospettive in Italia dell’etica ambientale


            ne di qualsiasi preferenza umana ed ecocentrismo radicale, che consi-
            derara la natura come realtà dotata di valore intrinseco.
               Passare ad una prospettiva basata sulle preferenze ponderate con-
            sente di acquisire due importanti risultati. Il primo risultato è l’introdu-
            zione di un criterio per valutare le preferenze e costruire una gerarchia
            di valori. Il secondo risultato è l’attribuzione di una funzione rilevante
            alle esperienze umane che forniscono una base per la formazione dei
            valori. In tal modo si fa entrare la natura nel mondo dei valori.
               Con questo tipo di esperienze, che inducono allo sviluppo e alla ma-
            turazione assiologica mediante la revisione e la riorganizzazione di pre-
            ferenze, entrano in gioco i valori trasformativi: essi svolgono un ruolo
            costruttivo nella formazione delle persone e hanno una struttura aperta
            in quanto mettono in moto l’interazione tra cornici assiologico-cono-
            scitive ed esperienza.
               Mariachiara Tallacchini considera le problematiche ambientali come
            una sfida per l’utilitarismo: ritiene l’utilitarismo edonista «inadeguato a
            fondare la tutela della natura»; valuta più positivamente l’utilitarismo
            delle preferenze, ma sottolinea che l’idea di razionalità utilitaristica si
            presenta debole, perché i suoi referenti sostantivi - i criteri economici -
            non sono idonei a giustificare la tutela della natura. Valuta invece molto
            positivamente la posizione di Norton sulla questione dei valori della
            natura, ritenendo però che essa «ben poco condivide di un orizzonte
            utilitarista». Concludendo il suo confronto con quest’ultimo, scrive: «La
            prospettiva dei valori trasformativi di Norton - la scelta a favore del-
            l’ambiente è l’assenso ponderato di individui che vedono nella natura
            essenzialmente un valore di apertura e inesauribilità, perché nel rappor-
            to con la natura l’uomo muta se stesso - è pienamente accettabile e rea-
            lizza in prospettiva antropocentrica ciò cui l’ecofilosofia profonda
            giunge attraverso l’ecocentrismo». 67
               Oltre a considerare le tesi di Norton più una tappa di avvicinamento
            ad un’etica ecologica del sentire che non l’elaborazione di un’etica am-
            bientale di tipo utilitarista, la studiosa non ne condivide la proposta di  6
            abbandonare la ricerca di una cornice teorica forte per ottenere un’etica   n.
            ambientale efficace sul piano operativo.                                    -  II
               La riflessione “lunga un secolo” di Hans Jonas ha riproposto corag-
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