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La lezione di Aldo Leopold e le prospettive in Italia dell’etica ambientale


            individui e società. Ma «non esiste tuttora un’etica che consideri il rap-
            porto dell’uomo con la terra, e con gli animali e le piante che crescono
            su di essa». L’etica della terra è il terzo stadio, «il terzo passo di una se-
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            quenza da completare». Egli sa bene che lo sviluppo morale non si rea-
            lizza artificiosamente e come conseguenza di etiche teoriche costruite a
            tavolino, esso si compie, invece, quando in un mondo etico, giunto al
            tramonto, qualcuno riesce a decifrare i segni di un nuovo mondo mora-
            le e di un futuro possibile. In tal senso, con un’incisiva osservazione af-
            ferma: «considero l’attuale movimento per la conservazione della natu-
            ra l’embrione» dell’etica della terra.




            2.   La via italiana all’etica ambientale

            2.1. Cartografia degli ambientalismi e genealogia del protezionismo italiano: Luigi
            Piccioni - Passo ora alla parte del mio contributo relativa ai problemi e al-
            le prospettive dell’etica ambientale in Italia. Se è vero che l’etica am-
            bientale nasce quando si sono sviluppate una sensibilità e una cultura
            ambientale e si pone il problema di come pensare la relazione pratica
            tra uomo e natura; se è vero che l’etica ambientale, in quanto etica, è
            una riflessione sulla morale, una riflessione che si sviluppa soprattutto
            quando un mondo morale entra in crisi e sorgono nuove domande su
            come dar vita a norme e a valori condivisi; allora è bene delineare una
            mappa del territorio entro cui si sviluppa questa riflessione teorica.
               A tal fine, disponiamo di un libro prezioso: il libro di Luigi Piccioni,
            Il volto amato della patria (Il primo movimento per la protezione della natura in
            Italia. 1880-1934). Questo testo non è soltanto uno degli esempi più fe-
            lici delle poche opere che, in ambito italiano, la storia ambientale, e più
            in particolare la storia degli ambientalisti, al momento, ci offre. È anche
            una guida per orientarsi tra le diverse anime culturali degli ambientali-
            smi. La puntuale ricostruzione delle vicende del primo protezionismo
            italiano viene sviluppata, infatti, senza tralasciare di svolgere una serie  6
            di analisi comparative. In primo luogo, Luigi Piccioni opera un’impor-      n.
            tante distinzione: quella tra ambientalismo statunitense e ambientali-      -  II
            smo europeo. In secondo luogo, propone una mappa delle diverse sen-
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