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Alla ricerca delle radici mitologiche del Circeo


               La luna è al centro di un preciso simbolismo concernente innanzitut-
            to la più intima natura femminile ed estrapolando le principali caratteri-
            stiche della luna possiamo ottenere ulteriori indicazioni sulla natura del-
            la Maga.
               Una delle caratteristiche del simbolismo della luna è la sua dipenden-
            za dal sole, ma ciò non verrà da noi esaminato, mentre porremo l’accen-
            to sul ciclo mensile della luna.
               Nell’arco del mese abbiamo le varie fasi lunari quindi un continuo
            mutamento, ma un mutamento né arbitrario né capriccioso che obbedi-
            sce bensì alle leggi del ciclo; così accade a Circe che nella sua mutevo-
            lezza - dall’atteggiamento mellifluo alla prima vista dei compagni di
            Ulisse, alla esizialità della magica pozione, dalla paura dell’eroe con la
            spada sguainata allo spontaneo amore, dalla nuova circuizione per
            Ulisse al distacco definitivo doloroso e sincero - ha una logica in un
            principio: la legge ciclica delle “cose” della natura.
               Allora Circe non è capricciosa ma ciclica, non è personale né sogget-
            tiva ma universale e oggettiva: la sua natura è la natura della donna pri-
            mordiale per eccellenza e “la natura è non personale e non ha nulla a
            che fare con i suoi desideri”. 6
               Nell’ambito della mutevolezza constatiamo diversi atteggiamenti
            della Maga i quali non possono essere definiti buoni né cattivi, bensì -
            molto più correttamente - si distinguono in favorevoli e sfavorevoli ri-
            spetto al protagonista del racconto di Omero.
               Comportamenti che, a badar bene, non hanno mezze tinte ma sono
            di natura “estrema”, quindi Circe è sinceramente amorevole oppure
            sinceramente velenosa e non sono possibili le mezze misure.
               Ciò è molto significativo e vuol dire che Circe è spoglia di umanità,
            ella non è umana né umanitaria e combatte con forze ed eroi non con i
            semplici ed umani sentimenti. Ella è ben lontana dalla morale umana e
            può permettersi azioni estreme, così come la luna è propizia o nefasta e
            fa crescere o distrugge le coltivazioni e non per questo l’uomo arcaico
            la considera buona o cattiva.                                               5
               Ma Circe è nume ed anche donna, perché la donna arcaica se è libe-       n.
            ra dalla morale - senza per questo essere immorale - è maga e nume e se     -  II
            la donna moderna è psicologica e fisiologizzata la donna arcaica, in sin-
                                                                                        Anno

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