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Alla ricerca delle radici mitologiche del Circeo


            Paolo che dice: «in Dio siamo, viviamo e ci muoviamo» e che rimanda
            quella medesima cosa qualora per Dio intendessimo i concetti di sacro
            e di divino. Quindi una zona dello spazio è diversa da un’altra zona e se
            per alcuni riti necessitano altezze montane, per altri caverne e grotte. Si
            è sviluppata così una vera e propria geografia sacra, per cui il luogo del-
            la fondazione di una città, della residenza di un dio non è casuale, ma
            obbedisce ad una vera e propria trasposizione geografica e fisica del-
            l’elemento metafisico. Ed è sotto questa luce che dobbiamo spiegare la
            presenza della maga Circe nella zona del Circeo.
               Diciamo che non a caso la Maga vive in questa zona e che in nessu-
            n’altra potrebbe vivere: scopriamo le caratteristiche del luogo attraver-
            so Circe e lo spazio che ha scelto. Ella è infatti la signora dei filtri e de-
            gli incantesimi, alla stessa stregua il posto è incantato, ella dà consigli ad
            Ulisse per quanto riguarda l’Ade in quanto è una divinità tellurica, not-
            turna e non potrebbe scegliere per propria residenza una vetta, bensì un
            luogo ricco di grotte, di selve intricate in cui ci si smarrisce.
               Circe è il “genio del luogo”, la manifestazione del posto; non è lo
            spazio che è stato scelto da Circe, ma è lo spazio - selve intricate, grot-
            te, paludi - che si è manifestato nella maniera più adatta ed appropriata
            alle sue caratteristiche, cioè attraverso la maga Circe. Quindi la persona-
            lità di Circe è la “personalità” del luogo e di questo fatto dovremo sem-
            pre tener conto.
               Per quanto riguarda l’itinerario di Ulisse attraverso il Circeo ci atter-
            remo quasi esclusivamente alla interpretazione di Tommaso Lanzuisi
            nel suo libro Il Circeo nella leggenda e nella storia (Roma 1973) e ciò per due
            motivi fondamentali:
            - il primo riguarda la scrupolosità del lavoro del Lanzuisi per quello
               che concerne la ricerca del luogo corrispondente a questo e a quel
               brano dell’Odissea;
            - il secondo è perché ci sembra inutile contrapporre le varie interpre-
               tazioni sul luogo più o meno esatto, per il fatto che non esiste alcun
               luogo esatto; questo o quel luogo non toglie alcun senso alle nostre     5
               interpretazioni, il luogo è e vuole essere un simbolo e l’excursus di    n.
               Lanzuisi ci “serve” per guardare più da vicino i luoghi che ricadono     -  II
               nel Parco Nazionale del Circeo.
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