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Il prezioso contributo della chimica analitica


                  Dopo l’introduzione del campione nel gascromatografo, ciascun

         FOCUS  componente viaggia all’interno della colonna con differente velocità ar-
               rivando al detector in tempi differenti. La sequenza di picchi e la loro
               intensità danno origine al cromatogramma. Da ciascun accelerante ver-
               ranno generati composti e cromatogrammi diversi. L’aspetto generale
               del cromatogramma di un accelerante dipende dalla classe di apparte-
               nenza dell’accelerante.































                        Figura 3 - Diagramma di flusso per il riconoscimento degli acceleranti di fiamma


                  I cromatogrammi tuttavia non danno alcuna informazione circa
               l’identità chimica dei composti. Un picco cromatografico prodotto da
               residui di incendio può derivare da un accelerante di tipo idrocarburico
               o dalla decomposizione termica di materiali presenti sul luogo. C’è
               quindi un elemento di incertezza nel riconoscimento dei profili croma-
               tografici. Lo spettrometro di massa può aiutare fornendo l’impronta
               caratteristica di ciascun composto attraverso un quadro di frammenta-
               zione di ciascuna sostanza chimica. Nello spettrometro di massa, elet-
               troni energetici collidono contro le molecole neutre e le frammentano.
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               Lo spettrometro di massa serve a stabilire quali picchi derivano dall’ac-
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