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Città contemporanea, ambiente e innovazione urbanistica
La produzione legislativa regionale si è così incentrata sulle due que-
FOCUS stioni che oggi costituiscono il contenuto essenziale di ogni piano urba-
nistico: il rapporto piano-proprietà privata dei suoli e il rapporto Piano-
Ambiente.
L’ambiente è osservato come un risultato della combinazione di
molteplici fattori: il paesaggio, la naturalità, le aree agricole, le aree a ri-
schio (sismico, idrogeologico, di incidente rilevante), l’ambiente urbano
(acustica, inquinamento dell’aria, microclima e aree verdi…). Il princi-
pio generale che lega il rapporto Piani-componenti dell’ambiente è
iscritto alla categoria generale della sostenibilità ambientale della pianifi-
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cazione ai vari livelli, sostenibilità verificata mediante l’applicazione del-
le tecniche di valutazione ambientale dei Piani e degli interventi ed in-
troducendo metodi di contabilità delle risorse (il bilancio ambientale). 11
Urbanistica e Ambiente
I modelli insediativi prima descritti hanno comportato sul territorio
e sull’ambiente alcune conseguenze. Le aree metropolitane hanno in-
dotto concentrazioni demografiche e produttive notevoli con conse-
guente innalzamento dei livelli di inquinamento dell’aria, delle acque,
degrado pedologico del suolo, bolle urbane di calore, ecc. I modelli in-
sediativi reticolari hanno racchiuso al loro interno ampie distese di aree
agricole e naturali. Se il sistema reticolare è denso (Veneto, Friuli-V.
Giulia) esso mette in pericolo le aree intercluse perché in queste si svi-
luppano, lentamente ma sistematicamente, trasformazioni d’uso im-
proprie, paragricole, prodromiche all’utilizzazione urbana con l’obietti-
vo di conseguire prima o poi, magari in virtù di condoni edilizi, la piena
acquisizione della rendita edilizia. Se il reticolo insediativo è meno den-
so per non dire accentrato esclusivamente sui nodi (modello pugliese,
siciliano) questo permette il mantenimento di ampie riserve di carattere
agricolo e naturalistico.
I modelli reticolari, ma con prevalenza della linearità insediativa, ol-
tre a indurre pericoli per l’ambiente analoghi a quelli già ricordati indu-
cono pressioni notevoli sulle accessibilità e connessioni territoriali e ri-
chiedono continui adeguamenti delle infrastrutture viarie con sistema-
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tici bypass dei nodi (Milano, Mestre, Latina, ecc.).
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