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Città contemporanea, ambiente e innovazione urbanistica


               Il modello italiano realizza così un sistema a rete con alcuni nodi
            centrali ed un reticolo minore fortemente diffuso e interconnesso (li-    FOCUS
            nearità insediativa), modello che, evitando la concentrazione, sembra
            garantire un maggiore livello di tutela del sistema ambientale, anche se
            comporta il dato negativo di un maggior consumo di suolo.
            Determinante, nella vicenda della crescita urbana, è stato per il Paese la
            forte riduzione del tasso di sviluppo demografico che, dagli anni set-
            tanta ad oggi ha consentito un crescita più misurata del sistema insedia-
            tivo ed ha anche permesso un processo sostitutivo delle funzioni urba-
            ne centrali più soft, più misurato di quanto normalmente si osserva nel-
            le grandi città nord europee. Questa particolare modalità del processo
            evolutivo degli insediamenti urbani in Italia ha anche permesso a fronte
            di talune non irrilevanti emergenze ambientali di avviare politiche ge-
            nerali di recupero della naturalità del territorio riducendo progressiva-
            mente l’impatto dell’urbanizzazione sull’ambiente.
               Tra queste politiche appaiono rilevanti quelle relative alla costituzio-
            ne di aree naturali protette, a partire dagli anni Novanta ma anticipate
            da numerosi interventi legislativi delle Regioni (’75-’85), quelle di una
            raccolta pianificata dei rifiuti urbani e industriali, quella dei processi di
            de-polarizzazione urbana o di policentrismo urbano a partire dal riuti-
            lizzo delle aree industriali dimesse, quelle di un sempre maggiore e cor-
            retto uso delle risorse di base (acqua, suolo, aree boscate, aree agrico-
            le…). Minore incidenza sembrano ancora avere le politiche di pro-
            grammazione della mobilità urbana e territoriale e, più in generale, le
            politiche di infrastruttruazione delle aree metropolitane. Il sistema
            Paese fondato dal 1972 sulla diversità regionale, diversità politica oltre
            che sociale e produttiva e sui mille campanili, stenta a trovare un siste-
            ma di regole che differenzi e garantisca i molteplici interessi presenti
            sul territorio e la conseguenza prima di questo stato di cose sembra es-
            sere proprio l’enorme ritardo che il Paese mostra nella infrastruttura-
            zione territoriale.

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            L’innovazione negli strumenti urbanistici                                    n.
               A fronte di questa rapida evoluzione degli insediamenti la strumen-       -  II
            tazione urbanistica, ovvero il sistema degli strumenti che l’ordinamento
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