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Città contemporanea, ambiente e innovazione urbanistica


            di Piani urbanistico-territoriali (e dunque uno per l’altro), da parte delle
            Regioni. Un particolare contributo lo ha dato anche la legge nazionale    FOCUS
            sulle Aree protette (394/92) per aver attribuito al piano di assetto del-
            l’area protetta il valore di piano paesistico.


            Le innovazioni dall’85 ad oggi
               Volendo sintetizzare lo stato del rapporto pianificazione urbanistica-
            tutela del paesaggio e dell’ambiente così come si era prodotto dall’im-
            mediato dopoguerra ai primi anni Ottanta potremmo convenire sui se-
            guenti punti:
            a) nella legislazione urbanistica si era fatta strada una connessione
               esplicita tra la specifica disciplina di assetto territoriale e adeguati
               profili di tutela del paesaggio e di “taluni” aspetti dell’ambiente pur
               se questi due ultimi momenti non producevano altro che gli effetti
               propri della disciplina urbanistica della quale mantenevano i limiti ed
               erano considerati “modeste” espansioni;
            b) le altre componenti ambientali sono considerate solo entro gli speci-
               fici strumenti messi a disposizione dall’ordinamento (piani delle atti-
               vità estrattive, piani delle discariche, piani dei parchi, provvedimenti
               vincolistici e di controllo dell’inquinamento attraverso i c.d. “para-
               metri standard”);
            c) le conseguenze pratiche di tale stato di separatezza sono l’episodicità
               e la mancanza di coordinamento degli interventi sul territorio cui
               tentavano porre rimedio le pianificazioni regionali nelle varie forme
               e modalità teorico-applicative (Quadri di Riferimento regionali,
               Piani Territoriali di coordinamento regionale: provincia di Trento,
               Bolzano, Friuli-V. Giulia (’78), Umbria (’82), Piano territoriale
               Etneo-Sicilia, Liguria). Con riferimento ad un paio di anni fa, i dati
               sulla produzione della pianificazione territoriale provinciale indica-
               no un netto incremento di questi piani valutando in un 40% sul tota-
               le delle province i piani ormai approvati ed in un 30% quelli adottati
               o in corso di adozione;                                                   4
            d) in conclusione sul territorio agivano e agiscono tuttora, salvo qual-     n.
               che tentativo di innovazione, con fini distinti ed in modi non fre-       -  II
               quentemente coordinati, almeno tre momenti di amministrazione
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