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Città contemporanea, ambiente e innovazione urbanistica


            scienza, ma è anche l’unico modo per individuare le relazioni con gli al-
            tri due termini che abbiano il sapore dell’attualità.                     FOCUS
               Consideriamo così l’Ambiente quello “stato di cose, quel contesto”,
            naturale e non, che viene investito da azioni avviate in funzione della
            vita dell’uomo, della nostra vita in questo Paese. E così “indirettamen-
            te” indichiamo quello che oggi in Italia possiamo considerare
            Ambiente e con il quale descriviamo e valutiamo il sistema delle rela-
            zioni con la città e con gli strumenti attivabili per la costruzione di que-
            sta. Questo “stato di cose, questo contesto” può essere sommariamen-
            te descritto come ambiente naturale e come ambiente antropico salvo
            successive ulteriori distinzioni. Sull’urbanistica confermiamo quanto
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            già detto nell’introduzione. Ovvero che il suo significato lo scegliamo
            nel vasto mondo di pratiche processuali, progettuali e procedimentali
            che, proprio per far riferimento alla costruzione fisica della città e del
            territorio, non appaiono facilmente scindibili l’una dall’altra.
            Rinunciamo così a considerare l’urbanistica la sola strumentazione tra-
            dizionale di controllo dello sviluppo urbano (nelle sue usuali forme dei
            piani locali e territoriali), sulla quale in ogni caso è opportuno sviluppa-
            re almeno sotto il profilo storico, come è fatto successivamente in que-
            sta nota, le necessarie valutazioni in relazione alle altre due questioni
            principali per avere il senso di quale oggi possa essere il punto di incon-
            tro tra città contemporanea, ambiente e innovazione urbanistica.
               Infine non possiamo non sottolineare quale sia il paradigma che
            mette in relazione sistemica le tre questioni e sul quale è possibile lavo-
            rare per ottenere sulla considerazione del presente alcuni possibili sce-
            nari futuri. L’equazione è cosa nota a chi pratica queste tematiche e ri-
            sale a oltre trenta o quaranta anni fa trovando un momento di riflessio-
            ne di livello mondiale nel famoso documento sui limiti dello sviluppo del
            Club di Roma attorno agli anni Settanta. Documento che si è poi co-
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            niugato, nel tempo, con i limiti della sostenibilità ambientale dello svilup-
            po, avviando, in campo internazionale e nazionale, le analisi sui sistemi
            di relazione che esistono tra evoluzione degli insediamenti umani, insie-    4
            mi di risorse naturali e strumenti di controllo delle relazioni.             n.
               Le distinzioni logiche tra i tre termini non debbono però far dimen-      -  II
            ticare che in larga misura la città contemporanea in Italia, e in generale
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