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Il sistema delle aree protette per la conservazione della biodiversità
conservazione della natura sono stati definiti due nuovi tipi di riserve:
- le riserve della biosfera;
- le riserve biogenetiche del Consiglio d’Europa.
Le riserve della biosfera, incluse nel programma “Man and
Biosphere” (Mab) dell’Unesco, costituiscono una rete internazionale di
aree protette per conservare la varietà delle specie, c.d. biodiversità,in
rapporto ai fattori antropici. Tra le aree considerate vengono inclusi an-
che territori in cui la “convivenza” tra uomo e natura ha originato degli
unicum che sono patrimonio mondiale della cultura.
Il progetto Mab nasce negli anni Settanta per promuovere la coope-
razione scientifica internazionale in materia di ecosistemi protetti di cui
conservare le aree più rappresentative a livello mondiale. Nel program-
ma Mab i rapporti tra uomo e natura vengono analizzati in modo inte-
grato con lo scopo di ricostruire gli equilibri ecologici alterati o stabilire
corrette interrelazioni fra uso e tutela del territorio. In sostanza il pro-
gramma Mab-Unesco teorizza un modello di sviluppo sostenibile ispirato
all’integrazione tra difesa ambientale e promozione di attività umane
compatibili. Non deve, pertanto, destare meraviglia il fatto che le riser-
ve della biosfera comprendano aree segnatamente antropizzate quali
quelle degradate, agricole o urbane.
Gli altri ambiziosi obiettivi delle riserve della biosfera possono esse-
re riassunti nella:
- protezione e ricerca scientifica delle biodiversità esistenti;
- formazione ed educazione sia degli specialisti che dei tecnici;
- dimostrazione che è possibile coniugare la protezione ambientale
con processi di sviluppo socio-economico sostenibile;
- ricerca e sperimentazione scientifica in situ di forme ecologica-
mente corrette nella gestione del territorio (d’Ayala, 1991).
In tal senso le riserve non costituiscono aree di protezione totale ma
rappresentano territori in cui si studia e si sperimenta l’evoluzione degli
ecosistemi, anche in presenza di fattori antropici “alteranti”, al fine di
ricercare calibrate ipotesi di gestione ecocompatibile in sintonia con gli
interessi e le attività delle popolazioni che vivono in tali aree protette.
L’internazionalizzazione di tali riserve secondo un sistema definito e
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valido per i diversi Paesi permette, tra l’altro, che i disequilibri ecologici
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