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La sfida della tutela del Creato


               legate all’acqua»;
            - il principio di equità (tra nazioni, tra generazioni, ecc.);            FOCUS
            - il principio della destinazione universale dei beni tra i quali l’acqua
               occupa un posto fondamentale;
            - il principio di solidarietà, che ne deve guidare la gestione anche per
               evitare conflitti;
            - il principio di sussidiarietà per sostenere gli sforzi anzitutto locali;
            - il principio di partecipazione in modo che tutti, compresi i poveri,
               siano coinvolti nella gestione dell’acqua.
               La nota in proposito risulta particolarmente ricca di riferimenti con-
            creti che spaziano dalla necessità dell’accesso all’acqua sicura per pre-
            venire le malattie, favorire lo sviluppo della persona nella sua interezza
            e nella sua capacità relazionale. Lo stesso sviluppo, quello agricolo in
            particolare, necessita di una gestione giusta delle risorse idriche. La
            lotta alla povertà e alla fame richiede sempre di più un intervento mira-
            to e solidale per l’accesso, garantito a tutti, alle risorse idriche. Le stes-
            se grandi religioni offrono elementi, simbolici e non, perché tutti ci si
            faccia carico di collocare la problematica dell’acqua al suo giusto posto:
            «Due qualità particolari dell’acqua sono centrali nelle religioni: l’acqua
            è un componente elementare primario di vita, una forza creativa».
               Poiché nell’ambito delle Nazioni Unite si sono predisposti gli stru-
            menti per la difesa dei diritti umani universalmente riconosciuti (nella
            nota vengono richiamati tutti a partire da quelli dei bambini), anche il
            diritto all’acqua andrà riconosciuto come tale, perché l’acqua potabi-
            le sufficiente e sicura è una precondizione per la realizzazione degli
            altri diritti. Si tratterà di trovare i modi per realizzarlo a livello locale,
            nazionale e internazionale. «Nessuna delle problematiche presentate
            possono essere affrontate isolatamente. Solo in un approccio globale
            l’essere umano può affrontare le sfide legate alla gestione delle risor-
            se idriche. Il contributo della Santa Sede non evita di condannare il
            ruolo centrale dell’essere umano per i guai procurati all’ambiente ed
            ai suoi elementi costitutivi. Solo quando l’umanità rispetterà l’integri-
            tà della creazione, conformandosi al piano provvidenziale di Dio, si         .3
            arriverà ad apprezzare veramente il significato dell’acqua nella crea-       oI-n
            zione e per l’umanità».                                                      n
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