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La sfida della tutela del Creato


               dite da V. Pace in un saggio dal titolo “La Comunità religiosa interna-

         FOCUS  zionale e l’ambiente”, in Etica, Ambiente e Sviluppo, ESI, NA, 2001.

               L’interpretazione cristiana della natura e dell’ambiente è già
               stata espressa nel lontano passato. Oggi si manifesta con mag-
               gior ricchezza e si pone in linea con le domande che derivano
               dalle nuove sensibilità ecologiche.
                  Benché tardivi, dalla fine degli anni ’60 non sono mancati interven-
               ti magisteriali, dapprima quasi incidentali e frammentari e poi sempre
               più articolati e organici. In questo corpus ecologico del Magistero spic-
               cano alcuni testi di papa Giovanni Paolo II ed in particolare il numero
               34 dell’enciclica Sollicitudo Rei Socialis del 1987, sui rapporti fra sviluppo
               e ambiente, la splendida sintesi contenuta nei numeri 37-40 dell’encicli-
               ca Centesimus annus del 1990, sul legame fra consumismo e crisi ecolo-
               gica, le profonde riflessioni intorno alla signoria umana sul cosmo del
               numero 42 dell’enciclica Evangelium Vitae del 1995 e infine il Messaggio
               per la Giornata mondiale della Pace del 1990, intitolato “Pace con Dio
               creatore. Pace con tutto il creato”.
                  Ogni uomo, scriveva Paolo VI, «è membro della società: appartiene
               all’umanità intera. Non è soltanto questo o quell’altro uomo, ma tutti
               gli uomini sono chiamati a tale sviluppo plenario. (…) Eredi delle gene-
               razioni passate e beneficiari del lavoro dei nostri contemporanei, noi
               abbiamo degli obblighi verso tutti, e non possiamo disinteressarci di
               coloro che verranno dopo di noi ad ingrandire la cerchia della famiglia
               umana. La solidarietà universale, che è un fatto e per noi un beneficio,
               è altresì un dovere» (PP. n. 17).
                  Il Papa Giovanni Paolo II, nell’ultima assemblea ecclesiale della
               Chiesa Italiana svoltasi a Palermo diceva: «Ci sono valori dai quali i cri-
               stiani non possono scostarsi, se non tradendo la loro visione della vita,
               e ci sono pure alcuni grandi temi su cui sarebbe necessario trovare
               nuove convergenze». Temi come la pace, lo sviluppo dei popoli, la soli-
               darietà, la famiglia, la vita, la giustizia sociale, il primato dell’uomo sul
               lavoro, l’etica pubblica, e tanti altri richiedono una rinnovata attenzio-
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               ne da parte dei credenti.
                  La terra è un dono di Dio per l’uomo, il quale la deve usare rispet-
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