Page 176 - SilvaeAnno01n03-005-Sommario-pagg.004.qxp
P. 176
La proprietà forestale
proprietà fondiaria, costretta com’è tra due contrastanti esigenze di sod-
disfare le attese della collettività e di garantire contemporaneamente l’in-
teresse del singolo, è chiamata ad esercitare una funzione sociale».
Il Sandulli concorda su tale aspetto, rilevando che «la figura del
bene privato d’interesse pubblico, è chiaramente riscontrabile nei ter-
reni d’interesse idrogeologico, nei boschi e nelle foreste private, poi-
ché tali beni sono assoggettati ad un particolare regime di indisponi-
bilità e di vigilanza».
La foresta di Vallombrosa (Foto C.F.S.)
Diversi autori sono del parere che il bosco e l’attività selvicolturale si
trovano a cavallo tra norme di carattere pubblicistico e altre di tipo pri-
vatistico, che possono coesistere tra il sistema dei vincoli, il regime delle
autorizzazioni e le diverse finalità del bosco – protettive, di salvaguardia
ambientale ed economico-produttiva – tanto che l’interesse generale di
tipo sociale ricomprende anche quello privato, relativo all’impresa agro-
silvo-pastorale, individuabile nell’articolo 2135 del C.C.
Dal che deriva come «il potere del proprietario e/o imprenditore
A
n
n
forestale», secondo Abrami, «può esercitarsi a proprio vantaggio, solo
in quanto venga contemporaneamente perseguito l’interesse pubblico
oI-n
.3
188 SILVÆ