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Le trombe di Gerico


                  Un altro esempio di devastazione delle biodiversità è stata la drasti-
               ca riduzione della popolazione di palme da datteri durante la guerra
               Iran-Iraq (pare che il numero di palme produttive sia passato da 16
               milioni a meno di 3 milioni).
                  Durante la prima Guerra del Golfo, nel 1991, oltre 700 milioni di
               litri di petrolio si riversarono nel Golfo Persico; furono coperti di greg-
               gio 300 chilometri di costa del Kuwait e dell’Arabia Saudita, con enor-
               mi danni alle zone umide e alle paludi. Un numero di volatili compre-
               so fra 15mila e 30mila perirono come diretta conseguenza di questo
               conflitto, mentre un alto numero di uccelli migratori morirono in
               seguito alla contaminazione da petrolio durante il transito nella zona.
               (In Iraq vivono molte specie di uccelli a rischio; fra queste, sedici glo-
               bali e tre endemiche).
                  Gli iracheni sabotarono circa 600 pozzi di petrolio; in conseguenza
               degli incendi fu rilasciato nell’atmosfera circa mezzo miliardo di ton-
               nellate di anidride carbonica (l’inquinamento dell’aria giunse fino in
               India). Grandi laghi di oro nero si formarono a causa del più massiccio
               versamento di petrolio sul suolo che si conosca.
                  Circa l’80 per cento del territorio dell’Iraq è desertico (deserto sia sab-
               bioso - erg - che ghiaioso e pietroso - serir e hammada); si tratta di ecosi-
               stemi estremamente fragili, che ospitano comunità animali e vegetali
               caratteristiche e adattate alle elevate temperature e carenza d’acqua.
               Durante lo svolgimento delle operazioni militari vere e proprie, anche gli
               ecosistemi desertici furono danneggiati dal movimento di attrezzature
               pesanti. I danni ambientali di questo conflitto sono stati calcolati, secon-
               do una stima assai approssimativa, in circa 108,9 milioni di dollari.
                  Nel corso della guerra civile in Ruanda all’inizio degli anni ’90, oltre
               mezzo milione di profughi fu sospinto dalla violenza dei combattimen-
               ti nel Parco nazionale di Virunga, nella Repubblica democratica del
               Congo. Le foreste furono depredate del legname e della fauna selvati-
               ca; persino i gorilla di montagna, già specie in via di estinzione, furono
               uccisi per trarne nutrimento.
                  Ma i conflitti più studiati dal punto di vista dell’impatto ambientale
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               sono state le guerre che hanno scosso l’ex Jugoslavia fino alla guerra
               del Kossovo del 1999. A questo argomento ha dedicato grande atten-
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