Page 105 - SilvaeAnno01n03-005-Sommario-pagg.004.qxp
P. 105

Le trombe di Gerico


            missione simile anche in Bosnia-Erzegovina, dove l’uranio impoverito
            fu utilizzato in quantità quando la NATO attaccò le posizioni serbo-
            bosniache. Ciò fornirebbe un’interessante casistica riguardo agli effetti
            dell’uranio impoverito sulle risorse idriche nel medio termine.
               Riguardo a questa vicenda, Michele Antonelli, già responsabile del
            sistema informativo per la coordinazione della ricostruzione in
            Kossovo per conto della UNMIK, amministrazione ONU ha afferma-
            to: «La mia impressione su questo “polverone” a proposito dell’uranio
            impoverito è che si tratti di una manovra mediatica volta ad orientare
            l’opinione pubblica verso una certa direzione. Dobbiamo renderci
            conto che, considerato il limitatissimo numero dei casi, se i media aves-
            sero avuto interesse a farlo avrebbero potuto mantenere, sull’argomen-
            to, il silenzio più assoluto. Circa tre anni fa (1999 n.d.r.), nello Zaire è
            scomparso un campo profughi con mezzo milione di ruwandesi, pro-
            babilmente massacrati: è un fatto, questo, di ben altra entità, eppure i
            media italiani non ne hanno parlato. Allo stesso modo, un paio di mesi
            fa hanno taciuto fatti militari piuttosto vistosi, come ad esempio l’oc-
            cupazione da parte di guerriglieri albanesi, entrati dal Kossovo, di alcu-
            ni villaggi in Serbia. È facile capire che, se sono riusciti ad occultare
            fatti così rilevanti, potrebbero evitare di enfatizzare un fatto su cui esi-
            stono ancora tanti dubbi. Si può aggiungere che questi stessi  media
            hanno abbondantemente esagerato sulla situazione in Kossovo per
            avocare e giustificare l’intervento, facendo un bel favore alla NATO; mi
            riesce difficile capire come ora possano essersi trasformati, assumendo
            una posizione anti NATO. Se lo fanno, deve esserci una ragione. Non
            so quale sia; potrebbe essere la necessità di alimentare sentimenti anti
            militaristi in Europa per ridurne ulteriormente la capacità operativa... o
            altro: senza dubbio, non è un fenomeno spontaneo».
               Comunque, data la delicatezza di questa materia, occorre ricordare
            che il 17 novembre 2004 il Senato italiano ha deliberato all’unanimità
            l’istituzione di una “Commissione parlamentare di inchiesta sui casi di
            morte e gravi malattie che hanno colpito il personale militare italiano
            impiegato nelle missioni internazionali di pace, sulle condizioni della      .3
            conservazione e sull’eventuale utilizzo di uranio impoverito nelle eser-     oI-n
            citazioni militari sul territorio nazionale”. Inoltre, su iniziativa del mini-  n
                                                                                         n
                                                                                         A
                                                                        SILVÆ         117
   100   101   102   103   104   105   106   107   108   109   110