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La tutela dell’ambiente nella giurisprudenza della Corte costituzionale


            sull’urbanizzazione”.
               Allo stesso modo sono riconducibili alla materia “protezione civile”
            e “tutela e sicurezza del lavoro” le norme che prevedono la disciplina
            dei vari piani di emergenza nei casi di pericolo “all’interno o all’ester-
            no dello stabilimento”. In definitiva, quindi, il predetto decreto n. 334
            del 1999 riconosce che le regioni sono titolari, in questo campo disci-
            plinare, di una serie di competenze concorrenti, che riguardano profili
            indissolubilmente connessi ed intrecciati con la tutela dell’ambiente.
               Così definito il quadro degli interessi sottostanti alla vigente discipli-
            na sulle attività a rischio rilevante, ne deriva che essa ha un’incidenza su
            una pluralità di interessi e di oggetti, in parte di competenza esclusiva
            dello Stato, ma in parte anche di competenza concorrente delle regio-
            ni, i quali appunto legittimano una serie di interventi regionali nell’am-
            bito, ovviamente, dei principi fondamentali della legislazione statale in
            materia. La violazione di essi, nel caso di specie, non sussiste, dal
            momento che la Regione Lombardia può ragionevolmente adottare,
            nell’ambito delle proprie competenze concorrenti, una disciplina che
            sia maggiormente rigorosa, per le imprese a rischio di incidente rilevan-
            te, rispetto ai limiti fissati dal legislatore statale, proprio in quanto diret-
            ta ad assicurare un più elevato livello di garanzie per la popolazione ed
            il territorio interessati (in senso analogo v. sentenza n. 382 del 1999).


               [B] Con la sentenza n. 135 del 2005, la Corte respinge il conflitto
            di attribuzione proposto dalla Provincia autonoma di Bolzano nei con-
            fronti dello Stato avente ad oggetto l’ispezione disposta dal Ministero
            dell’ambiente e della tutela del territorio nello stabilimento MEMC
            Electronic Material s.r.l. di Merano, ai sensi del precitato decreto legi-
            slativo 17 agosto 1999, n. 334, nell’ambito delle verifiche relative ai
            pericoli di incidenti industriali rilevanti connessi con determinate
            sostanze pericolose, nonché il decreto 8 maggio 2002 del medesimo
            Direttore generale, con cui è stata istituita la commissione incaricata di
            svolgere la suddetta ispezione.
               La Corte non ritiene che tali provvedimenti siano lesivi delle com-       .3
            petenze legislative e amministrative in materia di igiene e sanità e di pre-  oI-n
            venzione e pronto soccorso per calamità pubbliche, attribuite alle           n
                                                                                         n
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