Page 119 - ok rivista silvae dicembre 2024
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Il patrimonio forestale italiano, esteso per circa 1/3 della superficie totale
nazionale, è parte costituente del patrimonio economico.
Negli ultimi sessanta anni la superficie forestale nazionale è triplicata a
fronte dello spopolamento di aree prima abitate ma che, a causa delle difficili
condizioni di vita, hanno spinto gli allora residenti a preferire zone meglio
servite e con più facile accesso al mercato del lavoro.
La perdita di un tale presidio legato alla presenza dell’uomo e alla cura del
territorio, ha sì da una parte generato la naturale espansione delle aree verdi,
ma è stata “spontanea” e non gestita mediante una oculata pianificazione,
piuttosto caratterizzata da interventi sporadici o “a macchia di leopardo”
tendenti a monetizzare il più possibile la massa legnosa asportata con
ulteriore impoverimento e degrado, questa volta non solo in termini
economici ma anche ecologici, dei soprassuoli sfruttati con delle tecniche
selvicolturali inappropriate.
L’altra, non meno importante faccia della medaglia, è la presa d’atto che la
lavorazione del legno in Italia è un settore florido, ma il legname lavorato
non ha origine nazionale ed è in buona parte importato (risultando talvolta
privo di tracciabilità). L’UE, nella consapevolezza di queste esigenze, ha
emanato nel 2010 il Regolamento EUTR (Reg. UE n. 995/2010 sulla Due
Diligence), con il quale è richiesta la rintracciabilità di tutto il legname
commercializzato in Europa ai fini del contrasto all’importazione illegale.
Per l’Ecological Economics “l’economia è un sottosistema aperto appartenente ad
un ecosistema globale finito e non crescente, dove devono essere rispettati dei vincoli
sulla capacità dell’ecosistema di svolgere le funzioni ambientali di base” .
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L’evoluzione della società e la crescente pressione antropica sui beni
naturali, ha condotto gli economisti a superare visioni più tradizionali del
sistema economico. Accanto alla tradizionale sovranità del consumatore che
influenza il mercato e dei prezzi come “cartina di tornasole” del sistema
economico, assumono rilievo il valore dei beni extra-mercato come le risorse
ambientali e gli strumenti di politica economica impiegabili per una migliore
qualità ambientale nell’ottica di una gestione “sostenibile”, peraltro avallata
dalla Strategia Forestale Nazionale (SFN).
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22 Economia e questione ambientale (societaria.it) - (“ultimo accesso: 08/04/2024”).
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