Page 63 - Silvae MAggio Agosto
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Vi si trova circa il 6% delle specie terrestri conosciute nel mondo di cui circa
               la metà strettamente endemiche.
               L’isola ospita più di 800 specie di uccelli incluse 38 delle 42 specie di Uccelli
               del Paradiso oggi conosciuti.
               Si stima che un solo chilometro quadrato di foresta pluviale di pianura possa
               contenere 150 specie diverse di uccelli. Nel 1989 una spedizione zoologica
               dell’Università  di  Chicago  in  Nuova  Guinea  scoprì  casualmente  che  il
               piumaggio  dell’uccello  canoro  dal  vistoso  colore  nero  e  arancione
               appartenente  alla  famiglia  degli  Oriolidi,  il  pitoui  dal  cappuccio  Pitohui
               dichrous, conteneva la batracotossina, una molecola neurotossica più potente
               della stricnina tipica di certi anfibi (dendrobatidi) e mai rilevata negli uccelli;
               oggi sappiamo che in Nuova Guinea ci sono sei specie endemiche di uccelli
               velenosi.La biodiversità dei Mammiferi è stupefacente e li rende un gruppo
               assolutamente carismatico.
               La loro straordinaria radiazione adattativa ha portato a migliaia di specie
               con differenziazioni mastodontiche; dal pipistrello calabrone al mustiolo di
               appena due-tre grammi, alla balenottera azzurra che può raggiungere 190
               tonnellate.
               Secondo  Gerardo  Ceballos  e  Paul  Ehrlich,  dal  1993  al  2006  sono  state
               scoperte 408 specie di mammiferi pari al 10% di quelle già conosciute e si
               tratta di specie non solo criptiche ma anche di grossa taglia.
               Le  nuove  descrizioni  appartengono  soprattutto  a  roditori  (174  specie),
               pipistrelli (94) e scimmie (55).
               Nuove specie sono state scoperte in tutti i continenti eccettuata l’Antartide,
               per  lo  più  in  Centro  e  Sud  America,  con  particolare  concentrazione  in
               Messico,  nella  Colombia  orientale,  in  Perù,  in  Equador,  nel  bacino
               amazzonico e nelle foreste atlantiche del Brasile. Sorprendentemente, anche
               in Europa sono state scoperte diverse nuove specie, principalmente nelle
               aree prospicienti il Bacino del Mediterraneo.
               È  interessante  rilevare  come  la  distribuzione  dei  mammiferi  scoperti  di
               recente includa spesso vaste aree che non sono considerate  hotspots della
               biodiversità, il che indica che sono necessarie strategie di conservazione che
               vadano ad integrare quelle attuate nelle aree già protette.



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