Page 60 - Silvae MAggio Agosto
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I risultati di queste ricerche evidenziano la vulnerabilità della diversità
globale delle specie arboree ai cambiamenti antropogenici.
Ogni anno i botanici dei Kew Gardens si avventurano nei deserti, nelle
foreste pluviali, nei boschi e sulle montagne con l’obiettivo di scoprire e
descrivere nuove piante.
Nel 2018 hanno scoperto 128 piante vascolari provenienti dalle
Americhe, dall’Asia e dall’Africa, molte di queste in serio pericolo di
estinzione. Se analizziamo lo stato dell’arte della nostra flora, scopriamo, con
una certa sorpresa, come anche in Italia in questi ultimi anni siano state
descritte nuove specie, spesso endemiche ovvero specie presenti in aree
molto circoscritte del Paese.
Secondo un recente studio, se si considera la flora vascolare autoctona
d’Italia, attualmente sono inventariati 8.195 taxa diversi, di cui 6.417 specie e
1.778 sottospecie.
La maggiore concentrazione di entità autoctone è situata nel centro nord con
il primato del Piemonte (3.463), seguito da Toscana, Lombardia, Abruzzo e
Lazio. I taxa endemici italiani sono 1.708, raggruppati in 70 famiglie e 13
generi di cui 4 sono endemiti stretti e tre esclusivi di Sardegna e Corsica.
L’ultimissima new entry, sempre proveniente dall’Appennino Centrale, è
Allium ducissae individuata nell’area del Massiccio del Velino, un territorio a
bioclima continentale, dove questa specie cresce in siti con esposizione a
nord con lunga persistenza del manto nevoso, in fenditure su rocce calcaree,
pendii rocciosi e cenge erbacee.
Gli animali: riferendoci ora ai soli vertebrati terrestri, le stime del numero di
specie attualmente descritte e riconosciute sono: 6.399 mammiferi, 11.162
uccelli, 11.733 rettili, 8.474 anfibi.
L’autorevole database Amphibia Web, che ha come principale missione quella
di condividere informazioni sugli anfibi per facilitare la ricerca e la loro
conservazione, registra ogni anno le specie descritte in tutto il mondo: sino
all’agosto 2023 erano elencate un totale di 8.680 specie riconosciute dalla
scienza, di cui 7.645 sono rane e rospi, 814 sono tritoni e salamandre, 221
sono apodi. Dal 1985 le specie riconosciute sono aumentate di oltre il 60%.
Nel sito è possibile analizzare il numero di specie batracologiche rilevate
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