Page 56 - Silvae MAggio Agosto
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l’elevato tasso di endemismo. Tale ricchezza è dovuta alla grande diversità
litologica, topografica e climatica che caratterizza il nostro Paese, alla sua
storia paleogeografica e paleoclimatica, nonché alla posizione centrale nel
bacino Mediterraneo, che rappresenta uno degli hotspot di biodiversità
definiti a scala planetaria.
L’Italia stessa è sede di importanti aree “ad alta densità” di biodiversità ed
endemismo, come ad esempio le isole tirreniche, l’Appennino Centrale, le
Alpi Marittime e Liguri.
Le attuali conoscenze ci dicono che la flora italiana è costituita da un numero
veramente consistente di entità (specie e sottospecie), con 1.169 Briofite (di
cui 297 Epatiche e Antocerote e 872 Muschi), 2.704 Licheni e ben 8.195 entità
di Piante vascolari (di cui 23 Licofite, 108 Felci e affini, 30 Gimnosperme,
8.034 Angiosperme). La fauna italiana (marina, terrestre e d’acqua dolce) è
stimata in oltre 60.000 specie, di cui circa il 98% costituito da Invertebrati e il
rimanente da circa 1.300 specie di vertebrati. Il phylum più ricco è quello
degli Artropodi, con quasi 50.000 specie, in buona parte appartenenti alla
classe degli insetti, in particolare coleotteri (circa 13.000 specie).
Deve essere sottolineata anche l’importanza della componente marina: la
flora presente nei mari italiani ammonta a quasi 2.800 specie, di cui oltre
1.400 di fitoplancton, mentre la fauna è stimata in oltre 9.300 specie, di cui
poco più di 1.000 protozoi.
L’Italia oltre a essere tra i Paesi europei con maggior ricchezza floristica e
faunistica, è caratterizzata da elevatissimi tassi di endemismo, ovvero dalla
presenza di specie che vivono solo all’interno dei suoi confini. Gli elevati
numeri di specie esclusive del nostro Paese comportano una grande
responsabilità in termini di conservazione. Basti pensare che per la flora
vascolare si raggiungono percentuali di endemismo superiori al 16%,
essendo note ad oggi 1.371 specie e sottospecie endemiche italiane o
subendemiche (ad esempio Italia e Francia metropolitana).
Inoltre è endemico o subendemico del territorio italiano il 20% delle specie
animali terrestri e d’acqua dolce.
Tassi significativi di endemismo si rilevano tra gli anfibi (31,8%) e i pesci
ossei d’acqua dolce (18,3%): più rari gli endemismi nella fauna marina.
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