Page 47 - Silvae MAggio Agosto
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Quali relazioni tra le specie in un ecosistema? Gli ecosistemi, non le singole
               specie sono la chiave di lettura del problema della conservazione della vita
               sul pianeta e costituiscono anche parte della soluzione.
               Le innumerevoli specie che costituiscono la biodiversità non vivono mai da
               sole  ma  sempre  in  comunità  biologiche  ed  ecosistemi  diversificati  in  cui  si
               instaurano complesse interazioni e relazioni. Conservazione ed evoluzione
               sono due concetti che non si applicano ai singoli individui ma piuttosto alle
               popolazioni.
               L’evoluzione è un cambiamento della frequenza dei geni all’interno delle
               popolazioni e non si applica agli individui che evidentemente si conservano
               nell’arco della propria vita modificandosi nell’aspetto esterno solo in seguito
               allo  sviluppo  e  all’invecchiamento  pur  conservando  sempre  lo  stesso
               patrimonio genetico e pertanto non essendo soggetti ad evoluzione.
               La  maggioranza  dei  ricercatori  è  d’accordo  sul  fatto  che  il  principale
               obiettivo della conservazione è quello di preservare sia i processi evolutivi
               sia la vitalità ecologica delle popolazioni, mantenendo la variabilità  genetica
               delle diverse  specie e i  loro  processi evolutivi; la conservazione è possibile
               solo con un approccio complessivo, a livello di biodiversità.

               L'investimento    proposto  andrà  ripartito  in  modo   da  difendere   il

               patrimonio naturale da una serie di modificazioni che E. O. Wilson riassume
               con l'acronimo HIPPO, ovvero “Habitat destruction, Invasive species, Pollution,
               Population,  Overharvesting”.  Esiste  una  continuità  del  processo  evolutivo
               nello spazio e nel tempo; il grado di divergenza fenotipica e di isolamento
               riproduttivo di alcune   specie   può   variare   quantitativamente   e   spesso
               aumenta  quando  la  divergenza  evolutiva  procede  per  stadi;  dal
               polimorfismo alla differenziazione in popolazioni alla formazione di ecotipi
               alla speciazione e successiva divergenza.
               Se  trasferiamo  questi  concetti  nel  campo  della  conservazione  della
               biodiversità,  risulta  evidente  l’importanza  delle  popolazioni  che
               costituiscono  una  specie,  in  qualità  di  insostituibili  componenti  della
               biodiversità  (dal  punto  di  vista  genotipico  o  fenotipico),  tessere  di  un
               mosaico  che  meritano  una  adeguata  conservazione  per  l’intrinseco
               potenziale evolutivo e le loro caratteristiche uniche.



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