Page 46 - Silvae MAggio Agosto
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Gli ecologi hanno elaborato la Teoria della biodiversità ESA (energia-stabilità-
          area) secondo la quale la biodiversità aumenta al crescere della quantità di
          energia  solare,  della  stabilità  del  clima,  sia  nell’arco  delle  stagioni  sia  in
          quello degli anni, e della superficie disponibile.


          Le  specie  adattate    ai   climi   con     variazioni  stagionali    presentano
          adattamenti più ampi che permettono  loro di  distribuirsi in  aree più grandi.
          Climi più stabili, invece, consentono ad un maggior numero di organismi di
          specializzarsi  in  settori  dell’ambiente  più  ristretti  e  di  vincere  la
          competizione nei confronti delle specie più generaliste.
          Una  ipotesi  interessante  relativa  all’esorbitante  biodiversità  vegetale  dei
          tropici è stata avanzata da Phyllis Coley e Thomas Kursar.
          Questi autori propongono quale fattore fondamentale per questa enorme
          differenziazione, la presenza dei parassiti, il cui sviluppo è favorito dal clima
          caldo umido, che ha portato a una proliferazione delle difese da parte delle
          piante.
          Ciò innesca una sorta di “corsa agli armamenti” che favorisce i processi di
          speciazione.
          Dato che le piante fronteggiano ovunque le stesse sfide ambientali abiotiche
          (luce, acqua, sostanze nutritive), l’attenzione dei ricercatori si è concentrata
          sulla  interazione  tra  i  vegetali  e  i  loro  parassiti,  che  in  genere  sono
          maggiormente  ostacolati  nel  loro  sviluppo  dalle  condizioni  climatiche
          temperate rispetto a quelle tropicali.
          Lo studio condotto in una foresta tropicale secca del Messico, nella foresta
          pluviale dell’Amazzonia e nel sottobosco ad arbusti del Panama, ha messo
          in  evidenza  come  nell’intervallo  di  pochi  metri,  piante  tra  loro  affini
          avessero messo a punto strategie difensive anche molto diverse nei confronti
          dei parassiti, pur avendo sviluppato soluzioni del tutto simili ai problemi
          posti dall’ambiente abiotico.

          Biodiversità e conservazione

          Dunque,  abbiamo messo a fuoco alcuni quesiti fondamentali, relativi  ad
          un’area geografica più o meno circoscritta. Quante specie? Quali specie?




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