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Legge Quadro sulle aree protette: l’organizzazione generale del territorio nei parchi nazionali


            spettiva della rigida disciplina vincolistica. Il termine “aree protette” si
            propone, invece, di mediare, con l’organizzazione generale del territo-
            rio in termini funzionali, le emergenze ambientali della conservazione
            con le esigenze socio-economiche della utilizzazione facendo ricorso
            all’uso diversificato e “gerarchizzato” del territorio ed enucleando, dun-
            que, gli ambiti di maggiore tutela e le aree di promozione e sviluppo
            economico. Sotto questo profilo, anzi, la legge-quadro si prefigge
            ambiti obiettivi di  pianificazione ambientale che tendono a disciplinare
            tutti gli aspetti ed interessi (urbanistici, paesaggistici, ambientali, econo-
            mici) che attengono all’area del parco. Infatti attraverso il piano del
            parco si finalizza una conservazione dinamica del territorio che viene
            suddiviso in sistemi funzionali e si attua uno strumento di politica ter-
            ritoriale volto non solo alla protezione e alla tutela del patrimonio
            ambientale ma anche, e soprattutto, alla creazione di un equilibrato rap-
            porto tra uomo e ambiente. Il concetto di parco, dunque, si amplia e
            dalla esclusiva conservazione della natura, che era il valore assoluto e
            centrale della concezione naturalistica, si passa anche alla promozione
            dell’uomo, il quale della natura è parte integrante ovvero è elemento
            strutturale del sistema ecologico che è certamente fatto di natura ma
            anche di uomini, di storia, di cultura, di società. Nel nuovo concetto di
            parco la natura non rimane l’unica interlocutrice ma deve far posto
            anche all’uomo che «pur avendo un potere assolutamente dominante
            nel sistema fisico-antropico», non viene visto in posizione antropocen-
            trica a discapito della natura ma come elemento che, insieme con la
            natura, forma un unico sistema ambientale.
               Così dalla iniziale configurazione del parco nazionale come stru-
            mento di conservazione per aree a notevole valenza naturalistica si è
            giunti all’attuale configurazione che investe gli ambiti della pianificazio-
            ne urbanistico-territoriale e della programmazione socio-economica
            nell’ottica dell’“organizzazione generale del territorio”.


            Il piano del parco
               Strumento fondamentale per la “tutela dei valori naturali e ambien-       .2
            tali affidata all’Ente parco”, il piano del parco, così come prefigurato     oI-n
            dall’art. 12 della legge 394/1991, risente dei più recenti sviluppi evolu-   n
                                                                                         n
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