Page 87 - Silvae N. 15-18 Gennaio 2011 Dicembre 2012.pdf
P. 87
L’accertamento del danno ambientale nell’attività 2011 del CFS
cabile: basti pensare, infatti, ai casi in cui il bene danneggiato
non risulta ripristinabile in alcun modo.
La stima del danno effettuata esclusivamente con metodi econo-
mici classici, in questo ambito, appare, comunque, fragile e limi-
tativa; infatti non tutte le risorse naturali e soprattutto, non tutte
le risorse di un ecosistema nella sua interezza ed unicità, hanno
un valore esplicito di mercato.
Ad oggi, si è ancora in attesa della definizione di adeguati crite-
ri per la determinazione del risarcimento equivalente, (L. n.
166/2009), indispensabili per superare tali incertezze normative
e applicative, da emanarsi con specifico decreto ministeriale.
E’ da segnalare, al riguardo, che un’alternativa ai metodi di valu-
tazione monetaria classici possono essere i metodi d’equivalen-
za costo-valore, che hanno la finalità di rapportare, in termini
monetari, il valore delle risorse naturali e dei servizi perduti,
attraverso la stima dei costi di viaggio, dei costi di surrogazione,
il benefit transfer.
Il danno ambientale nella norma europea
La Direttiva n. 2004/35/CE, stabilisce che la riparazione del
danno ambientale deve attuarsi adottando misure di riparazione
primaria, complementare e compensativa.
Il ripristino della situazione originaria è la riparazione primaria
mediante azioni tese a riportare direttamente le risorse naturali
o i servizi, alle condizioni originali, in tempi brevi o attraverso il
ripristino naturale.
La riparazione complementare è effettuata programmando qual-
siasi azione per compensare il mancato ripristino completo delle
risorse e/o dei loro servizi naturali danneggiati. Lo scopo è quel-
lo di ottenere, se necessario anche in un sito alternativo, un livel-
lo di risorse naturali e dei servizi ambientali dagli stessi espri-
mibili, analogo all’originario.
La riparazione compensativa, infine, prevede qualsiasi azione
che compensi il mancato ripristino completo delle risorse e/o
dei loro servizi naturali danneggiati, dalla data dell’evento fino
al momento del completo ripristino originario. I metodi usati
per la pianificazione delle riparazioni complementari e compen-
90 - SILVÆ - Anno VII n. 15/18