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L’accertamento del danno ambientale nell’attività 2011 del CFS


               relative alla non conforme gestione di impianti di trattamento di
               rifiuti.
               E’ da rimarcare un tendenziale incremento di gravi casi di
               danni ambientali riguardanti comprensori di grandi dimensio-
               ni, dove molte delle matrici naturali, e spesso interi patrimoni
               naturali, sono stati oggetto di gravi alterazioni fino a scala di
               paesaggio.
               L’analisi del grafico 2 conferma, anche per i danni valutati “rile-
               vanti” ai fini dell’azione risarcitoria, la variabilità della frequen-
               za delle tipologie di illeciti nelle diverse regioni evidenziando,
               però, la prevalenza dei danni relativi all’illecita gestione dei
               rifiuti (discariche non autorizzate, traffico illecito di rifiuti, ecc)
               rispetto a quelli derivanti da violazioni urbanistico-edilizie.



























               Grafico 2 - Numero danni ambientali “rilevanti” accertati nel 2011, ripartiti per regione e per
               tipologia di illecito

               In particolare, nell’ambito dei danni “rilevanti”, si pone l’atten-
               zione sulla maggiore rappresentatività dei danni da inquina-
               mento rispetto a quelli inerenti gli abusi edilizi che, spesso, sia
               per esiguità delle opere sia per altro grado di antropizzazione
               anche di talune zone ricomprese all’interno di aree vincolate e/o
               protette, non danno luogo ad alterazioni dell’ambiente apprez-
               zabili in termini di risarcimento.


                                                            SILVÆ - Anno VII n. 15/18 - 87
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