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La situazione rifiuti in Campania: dall’emergenza alla gestione ordinaria


               La risposta è: assicurare la massima attenzione alla tutela igieni-
               co-sanitaria e alla tutela ambientale e dell’habitat naturale.
               Com’è agevole osservare quindi, la gestione completa del ciclo
               dei rifiuti non si traduce in una semplice raccolta e gestione del
               rifiuto ai fini economici, quindi opportunità di guadagno, ma in
               un ciclo integrato di rifiuti ove il bilanciamento dello sviluppo
               economico e della libera iniziativa commerciale sia sottoposta a
               un interesse collettivo primario di tutela del cittadino, degli esse-
               ri viventi (animali e vegetali) e dell’ambiente naturale.
               L’Unione Europea, all’interno della Direttiva 2008/98/CE, rece-
               pita in Italia con il Decreto Legislativo 205/2010, stabilisce che i
               rifiuti siano recuperati e smaltiti, senza compromettere la salute
               umana, vietandone l’abbandono o lo smaltimento incontrollato
               e stabilendo un’adeguata e strutturata rete di installazioni
               impiantistiche che assicurino l’efficienza dell’intero ciclo di
               gestione.
               I principi ispiratori di ogni Piano Regionale dei rifiuti devono,
               dunque, aderire a tale Direttiva e alle norme contenute nel
               Decreto legislativo 152/06 e ss.mm.ii., con particolare riguardo
               al Decreto legislativo 4/2008 e 205/2010.


               In particolare si fa riferimento ai seguenti princìpi:
               • Principio dell’azione ambientale: la tutela ambientale e degli eco-
                 sistemi naturali e del patrimonio culturale deve essere garan-
                 tita da tutti gli enti pubblici e privati e dalle persone fisiche e
                 giuridiche pubbliche o private, mediante un’adeguata azione
                 che sia informata ai principi della precauzione, dell’azione
                 preventiva, della correzione, in via prioritaria alla fonte, dei
                 danni causati all’ambiente, nonché al principio “chi inquina
                 paga” che, ai sensi dell’articolo 174, comma 2, del Trattato
                 delle Unioni Europee, regola la politica della Comunità in
                 materia ambientale.
               • Principio dello sviluppo sostenibile: 1. Ogni attività umana giuri-
                 dicamente rilevante … omissis … deve conformarsi al princi-
                 pio dello sviluppo sostenibile, al fine di garantire che il sod-
                 disfacimento dei bisogni delle generazioni attuali non possa
                 compromettere la qualità della vita e le possibilità delle gene-
                 razioni future. 2. Anche l’attività della pubblica amministra-


                                                            SILVÆ - Anno VII n. 15/18 - 43
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