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I veleni del Bel Paese


               del diritto a una vita dignitosa e decorosa per tutti. E’ per questo
               che la lotta per la legalità non si limita solo alla lotta contro la
               camorra o la malavita o la delinquenza, ma si estende al malgo-
               verno, alle pastoie burocratiche, alla straordinarietà che genera
               arretratezza o svilimento delle basi democratiche. Il tema della
               legalità si accompagna a quello della responsabilità dei cittadini,
               delle istituzioni delle forze economiche e sociali che devono
               essere soggetti rispettosi della legalità, ma anche portatori di
               legalità. L’inefficienza e l’inefficacia delle azioni istituzionali o
               delle strategie di sviluppo o dei singoli cittadini nel loro agire
               quotidiano possono essere responsabili anche esse dello svilup-
               po dell’illegalità. Ogni processo di riqualificazione sociale soste-
               nibile  non può prescindere dal coinvolgimento dei cittadini che
               per vivere nel “loro” territorio devono avere non solo case, ser-
               vizi, attrezzature, ma anche luoghi in cui riconoscersi e soprat-
               tutto devono essere realmente cittadini, in grado di vivere una
               vita decorosa, una vita normale. Bisogna recuperare e valorizza-
               re il ciclo integrato delle responsabilità. Dare voce alla società
               civile responsabile ed alle tantissime Amministrazioni comunali
               virtuose, che operano per il ripristino della legalità e del rispet-
               to del territorio e della salute. Promuovere fiducia nei giovani,
               per dimostrare che cambiare si può e che un altro Paese non solo
               è possibile, ma esiste già nelle pratiche scolastiche di qualità, nei
               centinaia di passi di legalità differenziata diffuse in numerose
               aree del nostro territorio. Le tante amministrazioni virtuose sono
               la risposta sostenibile all’insostenibilità delle mafie. Sono le
               buone pratiche dell’altra Italia, quella meno pubblicizzata, quel-
               la che ha meno spazi sui giornali. E che lavora in modo  silen-
               zioso. E che funziona. Perche’ fresca di prospettive, di speranze,
               di responsabilità, fondate su un impegno vero, tenace e concre-
               to. I tanti comuni italiani  che riciclano i loro  rifiuti  sono espe-
               rienze positive che anno dopo anno hanno messo radici e si sono
               moltiplicati. Sono l'esempio più evidente di un nuovo senso civi-
               co, di un senso di identità, di appartenenza e di orgoglio per il
               proprio territorio, che diventa spazio comune da curare e ren-
               derlo fruibile nell'interesse di tutti. Hanno tracciato un percorso
               che deve contaminare l’intero paese e dove si dimostra che un
               sistema di relazioni tra istituzioni, imprese ed associazionismo


                                                            SILVÆ - Anno VII n. 15/18 - 39
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