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I veleni del Bel Paese

               I VELENI DEL BEL PAESE

               di Don Luigi Ciotti*



                 Un malaffare, un intreccio tra criminalità e cattiva politica, che attecchisce
               ed ingrassa laddove i problemi vengono lasciati marcire e trasformati in
               emergenza. L’ecomafia dei rifiuti  accanto ai danni sanitari, ambientali e d’im-
               magine per tutto il Paese, sta producendo un danno educativo e culturale di
               notevoli dimensioni. Ci sono strategie di medio e lungo respiro da mettere in
               atto, culture che vanno pazientemente costruite e promosse, a partire dalle
               famiglie e dalle scuole.

                 A dirty deal, a mixture between crime and bad politics that catches on and get fat
               where problems are left to rot and become emergency. The ecomafia of waste, in addi-
               tion to health damage, environmental damage and image throughout the country, is
               producing an educational and cultural damage of considerable dimensions. There are
               strategies for medium and long-term to put into effect, cultures that must patiently
               be built and promoted, starting  from families and schools.



                       n continuo viavai di veleni. Rifiuti di ogni tipo. Tossico
                       nocivi, speciali, urbani. In questi decenni sulle autostra-
              Ude d’Italia e poi verso le rotte dell’ecomafia è viaggiato di
               tutto: scorie, polveri di abbattimento fumi, morchia di vernicia-
               tura, reflui liquidi contaminati da metalli pesanti, amianto, terre
               inquinate provenienti da attività di bonifica. Non c’è tipologia di
               rifiuto che possa sfuggire alle mire degli ecocriminali del nostro
               paese. Anno dopo anno, rotte e metodologie di smaltimento ille-
               cito si sono adattate alle esigenze del mercato. Si sono moltipli-
               cate, così, le truffe ai danni dei privati e di enti pubblici. Nasco-
               no società di smaltimento strutturate come scatole cinesi, attra-
               verso un vorticoso giro di prestanomi. Gestiscono il trasporto di
               rifiuti con una documentazione completa e assolutamente inap-
               puntabile, che però non ha niente a che vedere con il reale con-
               tenuto dei camion. E prima che qualcuno se ne accorga, spesso
               la società si è già sciolta. Le inchieste ci raccontano come in que-
               sti anni fanghi di origine industriale inquinati da metalli pesan-
               ti siano diventati fertilizzanti per terreni agricoli, polveri di
               abbattimento fumi siano state miscelate con il cemento o utiliz-

               *  Presidente dell’Associazione “LIBERA”.

                                                            SILVÆ - Anno VII n. 15/18 - 37
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