Page 53 - 5-8 GALAN I bozza:orientamento I bozza
P. 53

Filiera agroalimentare: sicurezza e difesa dei prodotti nazionali


                                                                   con 463 prodotti,
                                                                   ma,     come     si
                                                                   osserva in figura
                                                                   7, la regione che
                                                                   detiene il primato
                                                                   di numero di Pat
                                                                           2
                                                                   per km di super-
                                                                   ficie territoriale,
                                                                   cioè come densità
                                                                   di prodotti, è la
                                                                   Liguria seguita
                                                                   da Molise, che,
                figura 7
                                                                   insieme alla Valle
                  d’Aosta costituiscono le più piccole regioni d’Italia.
                     È lo stesso Ministero, però, a riconoscere come tali prodotti
                  di nicchia, di produzioni limitate in termini quantitativi e rela-
                  tivi ad aree territoriali molto ristrette, tali da non giustificare
                  una Dop o una Igp incontrino molte riserve in sede di Unione
                  Europea.
                     Si deve, quindi, lavorare affinché nostri prodotti alimentari,
                  dei quali conosciamo esattamente l’origine della materia prima,
                  e la rintracciabilità lungo l’intera filiera che sia la più possibile
                  “corta”, vengano ulteriormente valorizzati e difesi.
                     Concludendo, l’Italia non può accettare che il danno verso un
                  singolo prodotto agroalimentare possa moltiplicarsi automatica-
                  mente da una partita di merce a tutti gli alimenti contrassegnati
                  dalla medesima denominazione. Un fenomeno di questo tipo
                  potrebbe drammaticamente mettere in ginocchio intere fette di
                  mercato di un settore così decisivo per il Made in Italy, che occu-
                  pa, complessivamente, 2,5 milioni di addetti.
                     In un Paese come il nostro, la valorizzazione del patrimonio
                  agroalimentare rappresenta, perciò, al pari di quello artistico-
                  culturale ed ambientale, un punto chiave di sviluppo economico
                  dell’intera Nazione.










                  56 - SILVÆ - Anno VI n. 13
   48   49   50   51   52   53   54   55   56   57   58