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Il valore delle indicazioni geografiche per le filiere e per il territorio


                  anni ad un’ulteriore riduzione dei sostegni diretti ai produttori.
                  Per questo motivo risulta centrale il ruolo delle politiche per la
                  qualità, al fine di incrementare ulteriormente l’efficacia delle
                  indicazioni geografiche e le loro ricadute economiche.
                  La Commissione europea, dopo oltre 15 anni dal varo dell’acquis
                  comunitario nel settore delle Dop/Igp, il 15 ottobre 2008 ha pre-
                  sentato il “Libro Verde sulla qualità dei prodotti agricoli: norme di
                  prodotto, requisiti di produzione e sistemi di qualità”, una riflessione
                  su come instaurare il quadro politico e normativo più adatto per
                  tutelare e promuovere la qualità dei prodotti agricoli e alimenta-
                  ri, partendo dall’assunto che in un mondo sempre più globaliz-
                  zato ed in presenza di prodotti dei paesi emergenti a basso costo
                  di produzione, la crescente concorrenza sia per i prodotti di base,
                  sia per i prodotti a valore aggiunto, può essere affrontata con
                  l’arma più potente di cui dispongano i produttori dell’UE, cioè
                  la qualità. La politica agricola dell’UE è quindi chiamata a soste-
                  nere gli operatori nei loro sforzi per vincere la sfida della qualità,
                  con un particolare attenzione se legata all’origine geografica. Tali
                  iniziative si sviluppano – e lo dovranno fare ancor di più in futu-
                  ro – avendo come riferimento la necessità:
                  • di puntare su prodotti di “qualità superiore”, cioè dotati di
                     requisiti superiori a quelli minimi di legge, sia in termini di
                     caratteristiche speciali come il sapore e l’origine;
                  • di tutelare le denominazioni dei prodotti alimentari, dei vini,
                     dei vini aromatizzati e delle bevande alcoliche, le cui speciali
                     caratteristiche, la qualità e la cui reputazione dipendono dal
                     luogo di produzione e dal savoir-faire dei produttori locali;
                  • di suscitare la fiducia dei consumatori nei confronti dei siste-
                     mi di qualità dell’UE e delle affermazioni dei produttori
                     riguardo ai loro prodotti di “qualità superiore”, aiutandoli a
                     scegliere e/o a decidere se pagare di più per un dato pro-
                     dotto.
                  Le Dop e le Igp comunitarie, associate ai prodotti agricoli, ali-
                  mentari, ai vini, ai vini aromatizzati e agli spiriti, vengono clas-
                  sificate, secondo gli “accordi internazionali”, come Indicazioni
                  Geografiche (art.22 dell’Accordo TRIPS nell’ambito dell’Orga-
                  nizzazione Mondiale del Commercio). Esse sono intese come un
                  diritto di proprietà intellettuale che sorge con la registrazione.



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