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Sicurezza agroambientale ed agroalimentare: nuovi aspetti di legalità
importazioni di castagne provenienti dalla Cina. I controlli sono
stati finalizzati a quantificare l’entità del fenomeno e a scongiu-
rare l’immissione di questi prodotti nelle filiere dei “prodotti
garantiti”.
L’attenzione è infatti concentrata a seguire il percorso che questi
frutti di stagione compiono dal loro arrivo nei porti alla loro
destinazione finale per garantire al consumatore italiano che le
castagne di provenienza estera non vadano ad “inquinare” le
produzioni Dop ed Igp.
Controllo sulla mozzarella di bufala campana Dop
Dicembre 2009
Il Corpo forestale dello Stato ha concluso nel mese di dicembre
2009 un’estesa attività di controllo di un prodotto alimentare a
denominazione di origine protetta tipico della tradizione Italia-
na, la mozzarella di bufala campana Dop che ha visto impegna-
ti oltre cento forestali nei giorni 16 e 17 dicembre 2009. Il territo-
rio di produzione, comprende le seguenti province: nella Regio-
ne Campania, Benevento, Caserta, Napoli e Salerno; nella Regio-
ne Lazio, Frosinone, Latina e Roma; nella Regione Puglia, Foggia
ed infine nella Regione Molise, la provincia di Isernia.
Tutto il territorio suddetto è stato suddiviso in zone operative ed il
controllo demandato ai relativi Comandi Provinciali del Corpo
forestale dello Stato. L’obiettivo delle pattuglie operative era quello
di verificare la rispondenza del prodotto al disciplinare di produ-
zione. La “Mozzarella di bufala campana Dop” è prodotta esclusi-
vamente con latte di bufala intero fresco, eventualmente pastoriz-
zato, proveniente da bufale allevate nelle zone connesse alle pro-
vince suddette e viene ottenuta nel rispetto di apposite prescrizioni
relative all’allevamento strutturato secondo gli usi locali con ani-
mali originari della zona e del processo tecnologico tradizionale.
Inoltre è stata verificata la tracciabilità della materia prima utilizza-
ta, nonché la rispondenza dell’etichettatura ai requisiti di legge.
L’attività ha riguardato il controllo documentale e dei prodotti di
oltre trenta caseifici per un totale di 65 controlli. Sono state ele-
vate sanzioni amministrative per un totale di 30.000 euro circa
per violazione della tracciabilità del prodotto e della tenuta dei
registri.
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