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Il valore delle indicazioni geografiche per le filiere e per il territorio


                  diversificazione delle produzioni ed a costituire un valido pre-
                  supposto per la promozione sul mercato con interessanti ricadu-
                  te economiche.
                  Proprio in virtù sia dei loro legami economici, ambientali, cul-
                  turali, simbolici con il territorio, e per il carattere di bene col-
                  lettivo che presentano (essendo la risultante di una tradizione
                  localizzata di produzione e di consumo condivisa localmente),
                  le eccellenze agroalimentari italiane possono offrire maggiori
                  potenzialità di esercitare effetti positivi, da un lato contribuen-
                  do a mantenere vitale l’economia locale legata al prodotto (sia
                  direttamente sulle imprese che partecipano al processo produt-
                  tivo, che indirettamente, tramite effetti indotti sulle altre atti-
                  vità locali legate al prodotto, quali attività turistico-ricreative),
                  dall’altro rafforzando i legami sociali ed identitari tra la popo-
                  lazione locale e attivando iniziative collettive. Il Regolamento
                  (CE) n. 510/2006, che ha rivisto la precedente normativa sulla
                  protezione delle indicazioni geografiche (Dop e Igp), ricorda
                  come la promozione di prodotti di qualità aventi determinate
                  caratteristiche può essere un notevole vantaggio per l’econo-
                  mia rurale, in particolare nelle zone svantaggiate o periferiche,
                  sia per l’accrescimento del reddito degli agricoltori, sia per l’ef-
                  fetto di mantenimento della popolazione rurale in tali zone.
                  Se osserviamo la realtà attuale dal punto di vista dei territori,
                  specie delle aree svantaggiate e marginali, una delle problemati-
                  che maggiori si legata alla definizione di politiche efficaci nel
                  merito – si pensi agli aspetti ambientali, al degrado del paesag-
                  gio, al dissesto idrogeologico – ma che siano efficaci anche in ter-
                  mini di sostenibilità economica.
                  Infatti non è oggi immaginabile di affrontare tali bisogni con
                  politiche basate su incentivi economici ed assistenziali. E questo
                  è un problema presente tanto in Italia quanto in Europa.
                  Senza un sistema economico attivo e vitale non possono essere
                  salvaguardati i sistemi territoriali ed il paesaggio rurale. Per
                  questo motivo i prodotti di qualità sono e saranno sempre più
                  nei prossimi anni una leva centrale non solo per sostenere la
                  filiera agroalimentare, ma anche per dare sostenibilità alle poli-
                  tiche territoriali.





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