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L’esperienza di un’azienda vinicola


                                                             dono dei territori terri-
                                                             tori. Ecco, credo che
                                                             essere impresa qui sia
                                                             fondamentalmente
                                                             questo: porsi in carico
                                                             questi oneri materiali
                                                             per tutelare un bene
                                                             immateriale, quale la
                                                             bellezza di un luogo,
                                                             che rimanga gratuita-
                                                             mente a disposizione
                                                             di tutti.
                                                             Il problema si sposta
                                                             quindi sulla sostenibi-
                                                             lità del progetto che
                                                             da moto etico si deve
                                                             trasformare in moto
                                                             economico. Credo che
                                                             la viticoltura possa
                                                             essere oggi il miglior
                                                             viatico per far questo;
                                                             il vino infatti è si una
                                                             bevanda ma raccoglie
                   in se un enorme potere comunicativo: è un libro sul quale si
                   possono raccontare storie di uomini, descrivere territori, e
                   coinvolgere molte persone di tutte le parti del mondo.
                   Quale bevanda si lascia raccontare come il vino? Quale pro-
                   dotto industriale ha lo stesso fascino? Chi, accanto ad un bic-
                   chiere, non vorrebbe conoscerne la storia, i luoghi, gli uomini?
                   Un piccolo racconto: da piccolo sentivo sempre descrivere con
                   il nome di “Foja Tonda” un uva dalla bacca scurissima, dolce
                   ed aspra allo stesso tempo che tutti i viticoltori del mio paese
                   possedevano nella vigna; era molto coltivata sino agli anni
                   sessanta poi ne è iniziato un declino che l’aveva portata quasi
                   all’estinzione. Vitigni più moderni e produttivi l’avevano
                   sostituita e nessuno ne sentiva la mancanza, sino all’oblio.
                   Anche del nome. Il ricordo di quei grappoli scomparsi dalla
                   mia memoria (e da quella collettiva) fecero si che mi mettessi



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