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Il paesaggio alimentare: economia, antropologia e storia del Mezzogiorno d’Italia
Paesaggio alimentare e sviluppo turistico
Tutto il territorio del Sud Italia, con il patrimonio di valori e cultu-
ra legati alla tradizione, con l’offerta delle peculiarità ambientali e
naturalistiche, è in grado imporre la propria immagine attrattiva al
turista. In questa chiave di lettura un ruolo determinante può
avere “l’eco gastronomia” che diventa una sintesi interpretativa
del complesso di valori che contraddistingue un territorio, vera e
propria impronta culturale dei luoghi. Un’opzione per il rilancio
turistico delle terre meridionali, favorito proprio dal retaggio agro
gastronomico e rurale di queste terre, costituisce la priorità nella
possibile offerta turistica. La presenza della cultura agro pastorale
costituisce certamente l’aspetto più significativo e costituisce uno
degli aspetti più affascinanti e più ricchi di elementi antropologici
e culturali del turismo rurale. Le sue attrattive sono basate sulla
integrità culturale dei luoghi, sul patrimonio di biodiversità degli
stessi ma anche su un sistema di qualità che deve funzionare sia a
dispetto dei bisogni di turisti sia in funzione delle future opportu-
nità delle terre ospitanti. Nell’offerta turistica, infatti, non sarà più
soltanto sufficiente il genius loci nella variabilità di opzioni cultura-
li offerte, ma soprattutto l’insieme di valori che caratterizzano un
territorio. Ma il fattore che maggiormente può essere attrattivo in
chiave turistica può essere individuato nel patrimonio alimentare
dei luoghi: gli alimenti visti come risorse del territorio, spendibili
non solo in termini di risorse economiche, ma soprattutto come
patrimonio culturale che sono capaci di aumentare il valore dei
luoghi di produzione e consumo.
L’identità locale si articola anche tra territorio cibo e la proposta
vincente è la realizzazione degli itinerari alimentari che devono
essere strutturati come strategia commerciale salvaguardando
cultura e biodiversità. Pertanto, non solo un’offerta di prodotti
alimentari o gastronomici, seppur di qualità etichettati con i loro
marchi di qualità, ma cibi e menu tipici che pur potendo essere
trovati in altri luoghi, spingevano il turista a visitare il territorio
o a riportare nei propri paesi d’origine coloro che se ne sono
allontanati stimolando l’immaginario e la nostalgia del gusto,
dei sapori, degli odori e dei colori con dei luoghi attraversati.
I prodotti tipici di un luogo dovranno essere in tal modo protago-
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