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Dal turismo rurale a quello eco-gastronomico: il caso del Sannio beneventano


            giore rilievo, quali suolo, vegetazione, clima, fauna e sistemi idri-
            ci, interagiscono fra loro, ricevendo inoltre le importanti pressioni
            modificatorie degli interventi antropici (coltivazione, forestazio-
            ne, pascolo, incendi, deforestazioni, edificazione, inquinamento
            ecc.). Risultano quindi di rilevante importanza quei fattori e que-
            gli elementi che, legati alla presenza di tutte le diverse compo-
            nenti ambientali di tale sistema complesso, permettono il mante-
            nimento dell’equilibrio ecosistemico. Ed è in questa prospettiva,
            che oggi si parla di mosaico paesistico ambientale (Aloj E., 2009).

            Dal turismo rurale al turismo eco-gastronomico

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            Dai dati forniti dalla “Conservation International” , ogni anno, un turi-
            sta su cinque sceglie un viaggio-natura (con un incremento che varia
            dal 10% al 30% secondo le aree geografiche). Si tratta perlopiù di per-
            sone che organizzano un viaggio all’insegna dell’osservazione e del-
            l’apprezzamento della natura e delle culture tradizionali dei paesi e
            delle aree visitate. Il numero di soggetti che unisce la vacanza con la
            scoperta delle tipicità locali gastronomiche sono in aumento infatti i
            dati confermano che 2008 le vacanze all’insegna di turisti eno-gastro-
            nomici sono stati circa 4 milioni divenuti nel 2009 ben 6,5 milioni.
            Complessivamente si stima però che almeno 30 milioni di turisti
            nazionali e 20 milioni di turisti stranieri abbiamo scelto come meta
            Italia in quanto spinti da motivazioni e interessi legati all’offerta eno-
            gastronomica. Il giro d’affari è stimato, quindi, tra i 3 e i 5 miliardi di
            euro (Osservatorio sul turismo del vino, Censis Servizi Spa 2009-
            2010). Tra destinazioni del turismo enogastronomico al primo posto
            la Toscana con il 44% delle preferenze seguita dal Piemonte (20%
            delle preferenze), Veneto (13%) Umbria (9%) e Puglia (7%).
            Come si evidenzia l’area del Mezzogiorno di Italia non è presa in
            considerazione, soprattutto perché ancora oggi non vi è una
            offerta integrata (natura/cultura/gastronomia).
            La Cattedra di Ecologia della Facoltà di Economia dell’Univer-
            sità degli Studi del Sannio da anni, fra le sue linee di ricerca, ha
            posto in essere la realizzazione di azioni tese alla formazione del
            al turismo integrato (natura/cultura/gastronomia) realizzando
            proposte di valorizzazione e promozione delle aree interne del


            1 http://www.conservation.org/learn/culture/ecotourism/Pages/ecotourism.aspx.
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