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Il paesaggio alimentare: economia, antropologia e storia del Mezzogiorno d’Italia
varietà dei diversi pro-
dotti alimentari e alla
tipicità della gastrono-
mia cui la più spiccata
caratteristica e da sem-
pre la genuinità.
Un aspetto importante
da sottolineare,inoltre, è
il legame della produzio-
ne agroalimentare locale
e le radici profonde della
cultura storica. Nel rivisi-
tare la cucina quotidiana
delle genti del Cilento
non si può prescindere dal legame che la collega agli usi e costumi
dei greci e dei romani in particolare alla Magna Grecia ma anche alle
usanze di arabi, normanni, svevi, angioini, aragonesi, spagnoli che
ancora oggi scandiscono talune abitudini e il modo di essere delle
genti del Sud.
Il paesaggio alimentare d’altra parte trasmette un patrimonio di
tradizioni di usi e costumi che hanno determinato il recupero di
certe usanze e di certi comportamenti e può diventare la più giu-
sta risposta a onde consumistiche che varcando gli oceani hanno
spinto anche le popolazioni del Mediterraneo verso usanze e tra-
dizioni non locali alla ricerca della sempre più rapida prepara-
zione e all’uso di sostanze alimentari non tipiche dell’economia
locale con il conseguente impoverimento del retaggio culturale.
Il territorio meridionale dunque per omogeneità di influssi e
retaggi storici può essere indicato come espressione della medi-
terraneità. Pertanto è indicato come “regno della dieta mediter-
ranea” regime alimentare consueto anche oggi ad altri paesi
come: Grecia, Spagna, Francia e Africa del Nord, tutti paesi che
si affacciano e si accomunano nel bacino del Mediterraneo e che
possono vantare la stessa derivazione e gli stessi influssi storici.
La caratteristica preminente della dieta mediterranea è quella di
essere un regime alimentare gustoso, piacevole e soprattutto
salutare, basato su prodotti che nascono in queste terre e ne por-
tano come carattere preminente le influenze ambientali.
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