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Sicurezza agroalimentare nell’era della globalizzazione
zano, il Ministero della Salute, anche attraverso gli Uffici veterina-
ri e medici periferici - PIF, UVAC, USMAF e il Comando Carabi-
nieri per la tutela della salute. Intervengono, inoltre, nel controllo
delle materie prime provenienti da altri paesi e, quando queste
vengono lavorate nel territorio nazionale, anche il Ministero delle
Politiche agricole e forestali, e dell’Economia e delle Finanze, que-
st’ultimo attraverso l’Agenzia delle Dogane e la Guardia di Finan-
za. Importante è anche il compito del Corpo forestale dello Stato
nella lotta alle contraffazioni alimentari, alle sofisticazioni, falsifi-
cazioni ed importazioni di derrate di dubbia provenienza.
I controlli, secondo il principio della sicurezza «dai campi alla
tavola», sono finalizzati all’accertamento di conformità o meno
alla normativa in materia di mangimi e di alimenti ed alle norme
sulla salute e sul benessere degli animali. Infatti, l’attività di vigi-
lanza e controllo è svolta in primo luogo sui prodotti agricoli e
sui mangimi per animali.
Ulteriori controlli vengono svolti negli allevamenti per garantire la
salute ed il benessere animale; proseguono nei macelli e nelle indu-
strie di trasformazione e continuano puntuali nella fase della com-
mercializzazione e di somministrazione, con la verifica anche delle
modalità di etichettatura e del rispetto dei requisiti di informazio-
ne al consumatore. Ad integrazione dei controlli ufficiali, disposti
dalle norme in vigore, le imprese del settore alimentare sono tenu-
te ad attuare programmi di autocontrollo secondo i principi del-
l’HACCP (Hazard Analysis Critical Control Points), rivolti a docu-
mentare l’igienicità dei processi, a prevenire i rischi per la salute
dei consumatori, a definire le procedure di intervento nei casi di
non conformità ed a monitorare l’efficacia del programma stesso.
Un aspetto importante della sicurezza alimentare è la «rintracciabi-
lità», definita dal Regolamento (CE) 178/2002, come «la possibilità di
ricostruire e seguire il percorso di un alimento, di un mangime, di un ani-
male destinato alla produzione alimentare o di una sostanza destinata o atta
ad entrare a far parte di un alimento o di un mangime, attraverso tutte le fasi
della produzione, della trasformazione e della distribuzione». Lo scopo è
quello di far sì che tutto ciò che entra nella catena alimentare (man-
gimi, animali vivi destinati al consumo umano, alimenti, ingredienti,
additivi, etc.) conservi traccia della propria storia, seguendone il per-
corso dalle materie prime, fino all’erogazione al consumatore finale.
SILVÆ - Anno VI n. 13 - 127