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La repressione dei reati in danno agli animali
L’intervento
L’intervento, qualunque sia la fattispecie da affrontare, si esegue solo
dopo la fase, più o meno complessa, dell’organizzazione preventiva.
Si valutano, spesso insieme ai tecnici nominati ausiliari di P.G., le più
opportune modalità operative, atte a garantire il migliore risultato - sia
sotto il profilo investigativo che per la tutela degli animali - e a economiz-
zare al massimo le risorse.
L’esperienza maturata negli anni ha consentito di elaborare dei veri e
propri “protocolli operativi”, ormai collaudati, specifici per ciascuna
tipologia di intervento (canili; circhi; allevamenti; centri commerciali,
maltrattamenti domestici ecc), e si dispone anche di una vasta gamma di
collaborazioni che possono fornire, di volta in volta, le professionalità
più capaci e adeguati alla specificità dei casi.
L’esperienza maturata, infatti, ha insegnato che non si deve in alcun
modo trascurare le peculiarità delle specie sulle quali si interviene, dal
momento che ognuna ha caratteristiche, qualità ed esigenze diverse; solo
tramite la collaborazione con gli ausiliari più preparati e specializzati la
P.G. evita di acquisire informazioni superficiali se non errate, facilmente
confutabile dalla controparte, che vanno alla fine a inficiare il lavoro
della P.G..
Durante le operazioni, gli ausiliari, già preparati tramite il corso for-
mativo e ai quali sono già state formulate le richieste del caso, riferisco-
no alla Polizia Giudiziaria e si rapportano con questa per ogni eventuale
problema potesse insorgere al momento.
Essi sono anche informati sul comportamento che devono tenere nel
corso delle operazioni, soprattutto per quanto riguarda i rapporti con gli
indagati, in quanto non è certo inusuale che questi ultimi mostrino rea-
zioni forti e intemperanti che la P.G. deve saper gestire, al fine di con-
sentire ai tecnici di espletare i loro compiti ed effettuare essa stessa gli atti
giudiziari.
Il tempo è un fattore della massima importanza, nel senso che, una
volta avviata l’operazione, gli accertamenti devono essere compiuti in
modo approfondito, senza trascurare alcun aspetto delle questioni, anche
quelli che non sono connessi direttamente ai reati di maltrattamento ani-
male.
È molto frequente che i reati contro gli animali si sviluppino in conte-
sti degradati dal punto di vista ambientale, oltre che sociale e umano, e
in tale circostanza la P.G., per quanto “specializzata” non può certo tra-
scurare gli accertamenti relativi, ad esempio, agli abusi edilizi, all’inqui-
namento ambientale, allo smaltimento illecito dei rifiuti, ecc.
SILVÆ - Anno V n. 11 - 89