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Maltrattamenti animali e violenza

            MALTRATTAMENTI

            ANIMALI E VIOLENZA


            di Annamaria Manzoni*



            La violenza sugli animali ha radici profonde e percorsi ben definiti, che traggono origine
            nell’animo umano, nel suo non essere mai avulso dalle ritualità sociali e dalle credenze
            ataviche dei popoli. Le dinamiche con cui vengono perpetrati maltrattamenti nei con-
            fronti di un soggetto più debole, in questo caso gli animali, si estrinsecano secondo due
            diverse direttive una che conduce a violenze legalizzate e giustificate con il prioritario
            interesse della specie umana (nella ricerca, nei laboratori, nel confezionamento di capi
            di vestiario); l’altra a violenze gratuite, a puro fine di divertimento.
            In linea generale la normativa attuale, in particolare la legge 189 del 2004, se da un lato
            ha inasprito le pene per il reato di violenza a danno degli animali, dall’altra esplicita-
            mente ritiene non ci si debba esprime nei confronti di attività quali: caccia, pesca, spet-
            tacoli circensi e manifestazioni di piazza in cui gli animali vengono coinvolti.
            Violence on animals has deep roots and a well defined itinerary of its own, which can be
            traced not only in human souls but also in social rituals and ancestral popular beliefs.
            The twisted dynamics, which govern ill treatments against weaker subjects, find fertile
            ground in the two different ways, which human needs are interpreted in: violent acts are
            considered legal and justified because they give profit to human beings (for example in
            laboratory research, clothes manufacturing, butchery); violence is wanton, but determi-
            ned by pure sadism, then it is better to ignore it, and by tradition (for example popular
            feasts where animals are involved, hunting, sport fishing) and then made legal. Gene-
            rally speaking current rules, in particular article 189/2004, even if made stiffer the puni-
            shments for crimes against animals, on the other hand is lacking, because it does not con-
            trol collateral activities, such as hunting, fishing, circus shows, public performances,
            where animals are involved.



                   onostante piaccia credere il contrario, in Italia la più recente legge
                   di riferimento contro il maltrattamento degli animali, la 189 del
            N2004, grazie ad una sottigliezza di cui non si può non cogliere il
            significato, tutela in realtà il sentimento degli uomini nei loro confronti o
            per meglio dire, nei confronti di quelli domestici: “Dei delitti contro il sen-
            timento per gli animali domestici” recita inequivocabilmente il titolo IX
            bis. Viene poi specificato che “le disposizioni del titolo IX-bis del libro II
            del Codice Penale non si applicano ai casi previsti dalle leggi speciali in
            materia di caccia, di pesca, di allevamento, di trasporto, di macellazione
            degli animali, di sperimentazione scientifica sugli stessi, di attività circen-


            *  Psicologa e psicoterapeuta, autrice di alcuni libri sulla questione animale.

                                                              SILVÆ - Anno V n. 11 - 61
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